
"Non è possibile essere presi in giro da chi dovrebbe soltanto fare i nostri interessi". Inizia così la dura replica di una parte dei cittadini della frazione lughese di Bizzuno in seguito alla smentita, da parte dell’assessore comunale ai lavori pubblici Veronica Valmori, di un’ipotetica chiusura al traffico di via Tomba. "Affermare alla consulta e sui giornali – proseguono i cittadini – che l’idea di chiudere via Tomba fosse soltanto frutto di ‘infondate voci di paese’, addirittura ‘messe in circolazione in malafede’ è davvero troppo e di una disonestà intellettuale a dir poco sconcertante. Alcuni di noi erano presenti in una riunione svoltasi tra la presidente della Consulta locale, l’assessore ai lavori pubblici e altri pochissimi, tenutasi a giugno dell’anno scorso. Si parlò di consentire il transito nella strada soltanto ai frontisti e di rendere via Tomba ciclabile, come collegamento tra la nostra frazione e Lugo. È assurdo invece che ora si neghi tutto, arrivando addirittura a dare del bugiardo a persone che si sono soltanto permesse di dire che quella soluzione non era apprezzata dai residenti".
A favore dei cittadini di Bizzuno si esprime Roberta Bravi, capogruppo della lista ‘Per la Buona Politica’: "E’ vero, i residenti di Bizzuno non si sono inventati nulla. La proposta di vietare l’accesso veicolare alla via Tomba per gli utenti della via Sant’Andrea e per i non residenti della via fu portata dalla maggioranza nel consiglio comunale del 25 giugno 2020. La stessa amministrazione comunale, a firma del sindaco Ranalli, fornì risposta ad un’interpellanza della Lega affermando: “Si può anche verificare la possibilità di orientare e deviare il traffico sulle strade parallele alla via Tomba, ovverosia la Quarantola e la Bedazzo, con opportuna segnaletica”".
In quella seduta del consiglio comunale, prosegue Bravi, "furono discusse due mozioni presentate dalle minoranze. Buona Politica, Movimento 5 Stelle e il consigliere Lolli chiedevano due tipi di intervento: uno urgente volto a limitare la velocità delle auto sulla via Sant’Andrea, e uno di medio lungo termine volto a realizzare una rotonda per regolare quell’incrocio. La maggioranza rigettò entrambe le proposte, sostenendo l’impossibilità di installare il velox in quel punto di strada e che la rotatoria avrebbe richiesto un ingente investimento di denaro da loro ritenuto ‘ingiustificato’. Potete solo immaginare il nostro sgomento: ‘Quanto vale una vita umana?’ Continuiamo a non condividere queste scelte e questi comportamenti".
I cittadini, conclude Bravi, "possono comunque stare tranquilli, la verità è agli atti, la seduta del consiglio comunale del 25 giugno 2020 è registrata e pubblicata integralmente sul sito del Comune".
l.m.