I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Ravenna, con la collaborazione dei militari delle Compagnie di Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno intensificato i controlli nei settori edilizia, agricoltura e strutture residenziali per anziani.
Sono state riscontrate irregolarità in 6 delle aziende controllate, delle quali due a Ravenna, una a Cervia, una a Castel Bolognese, una ad Alfonsine. Sono stati individuati 5 lavoratori in nero. Nel corso
degli accessi ispettivi sono state adottate 3 sospensioni dell’attività imprenditoriale.
Complessivamente sono state irrogate sanzioni per 90mila. Nel comune di Ravenna sono stati effettuati controlli presso una residenza sanitaria assistenziale dove veniva accertata la presenza di una lavoratrice in nero priva del permesso di soggiorno, l’omessa formazione dei lavoratori, l’omessa nomina del medico competente e l’omessa verifica periodica dell’impianto elettrico. Veniva contestata la relativa maxi-sanzione per lavoro nero ed elevate sanzioni per 20.000 euro. In un cantiere edile veniva accertata la presenza di un lavoratore in nero e l’omessa elaborazione del piano operativo di sicurezza, venivacosì sospesa l’attività imprenditoriale, con sanzioni per 16.000 euro.