Mancano 5.000 lavoratori: "Per le cooperative è una priorità"

Emergenza occupazionale, servono soprattutto gli stagionali: 3.650 quelli richiesti, il 66% nell’agroalimentare

Mancano 5.000 lavoratori: "Per le cooperative è una priorità"

Mancano 5.000 lavoratori: "Per le cooperative è una priorità"

Le cooperative romagnole hanno bisogno di assumere quasi 5.000 persone nel secondo semestre dell’anno in corso, di cui 3.650 stagionali suddivisi tra il comparto agroalimentare (che assorbe la stragrande maggioranza, circa il 66% della potenziale forza lavoro), oltre al settore della produzione e servizi (13%), sociale (13%) e culturale e media (circa 8%). È quanto emerge dai dati del centro studi di Federcoop Romagna presentati durante l’assemblea di bilancio della stessa associazione. Tra tutte le figure professionali richieste, quella dell’operaio è la prevalente (81%) a cui segue quella dell’operatore assistente balneare (8%), l’operaio qualificato (3%) e personale amministrativo e gestionale (0,2%) e il restante come personale educativo e ausiliario impegnato nei centri estivi. "Il quadro che emerge da questo studio – osserva Paolo Lucchi, presidente di Federcoop Romagna e di Legacoop Romagna – evidenzia due dati fondamentali: da un lato la necessità di forza lavoro per sostenere le attività delle nostre cooperative e parallelamente, cosa che ci rende orgogliosi, la vivacità del mondo cooperativo romagnolo che richiede sempre nuove energie per progredire e portare benessere e lavoro al territorio".

A ogni modo, prosegue Lucchi, "l’emergenza occupazionale continua a essere ancora una delle priorità per le imprese e certamente andranno costruite risposte concrete, basate soprattutto sulla capacità di formare al meglio le giovani generazioni e sulla volontà di integrare i lavoratori che noi crediamo dovranno sempre più giungere dall’estero, poiché per noi l’immigrazione, da sempre, è una risorsa e non un problema. Un plauso alla Regione Emilia-Romagna, e in particolare all’assessore Colla – conclude – per avere aperto la possibilità di impiegare gli studenti delle scuole superiori nei lavori estivi con contratti di apprendistato stagionale".