
Nel 2024 due strutture per pazienti non gravi
Entro il 2024 anche Faenza potrà contare su un CAU per alleggerire il peso sul Pronto soccorso dell’ospedale. Da tempo la Regione ha varato un piano per la riforma del sistema di emergenza-urgenza. La misura si è resa necessaria perché, ancor prima della pandemia, i Pronto soccorso, anche per la carenza di personale legato a quel particolare settore che di anno in anno scende di numero con scarsissimo ricambio, erano in forte sofferenza. Dai dati in possesso dall’Ausl è stato verificato che negli ultimi cinque anni il 63% degli accessi nei pronto soccorso non ha richiesto successivamente il ricovero: potevano essere potenzialmente gestiti in strutture a minore complessità organizzativa, cosa che si traduce in minori tempi di attesa negli ospedali e minor carico di lavoro per gli operatori. L’obiettivo prefissato dalla Regione è la possibilità di dedicare i Pronto soccorso alla gestione delle emergenze più gravi. Per questo ha definito un piano di riorganizzazione del sistema di accesso identificando nei Cau, Centri di Assistenza e Urgenza, distribuiti capillarmente sul territorio, le strutture in grado di rispondere, giorno e notte, alla gran parte dei bisogni di cura degli utenti che non abbiano caratteristiche di vera e propria emergenza: i codici ‘bianchi’ e ‘verdi’. In queste strutture lavoreranno equipe medico-infermieristiche, in raccordo con le Uca (Unità di Continuità Assistenziale), team che opera anche a domicilio, sul potenziamento della telemedicina. In rapporto al volume di attività previsto e alle esigenze del territorio saranno attrezzati per accogliere pazienti con problemi a bassa complessità con necessità cliniche e assistenziali, capacità diagnostica, possibilità di svolgere esami sul posto e di un supporto specialistico, anche con il ricorso alla telemedicina. Ai Cau si potrà accedere dopo contatto telefonico ai numeri telefonici dell’istituendo 116117 (e del 118) ma anche su indicazione dei medici di famiglia, del Pronto soccorso, e in alcuni casi dove previsto anche direttamente.
Nel 2022 il 76% dei cittadini è arrivato autonomamente al Pronto soccorso, solo il restante 24% con il 118. L’obiettivo della Regione è quello di arrivare a mediare il 99% degli accessi, consentendo la presa in carico precoce e la corretta distribuzione dei pazienti. Nel distretto di Faenza sono previsti due Cau: uno a Faenza e uno a Castel Bolognese, e secondo il piano di realizzazione presentato in Regione dall’Ausl dovranno essere costituiti entro il 2024. In questo momento è in corso un dialogo tra l’amministrazione comunale e l’Ausl per meglio armonizzare le novità che darebbero un grosso aiuto al pronto soccorso di Faenza. I due Cau saranno attivi 7 giorni su 7 per 12 ore al giorno. Quello di Castel Bolognese si troverà nell’ex ospedale, mentre per Faenza la collocazione è ancora in via di valutazione.
Nello specifico, osservando i dati, da gennaio ad aprile 2022, il Pronto soccorso di Faenza ha registrato 10.843 accessi; di cui 911 codici bianchi e 6.198 codici verdi, in totale quindi 7.109 ‘casi’ che potrebbero essere presi in carico dai due Cau del distretto faentino. Sono la stragrande maggioranza degli accessi: il 65,6%. I codici rossi invece sono stati 218, gli arancioni 558 e gli azzurri (urgenze differibili) 2.958.
"La nascita di un Cau a Faenza – spiega il sindaco Massimo Isola – è una grande notizia per il nostro sistema socio-sanitario. Da tempo si nota una decrescita e uno scarso ricambio nel numero di professionisti che lavorano nei reparti di emergenza. A questo bisogna aggiungere che il Pronto soccorso di Faenza, anche solo per il bacino d’utenza dell’Unione, accoglie in un anno quasi mezzo milione di utenti: troppi per quella struttura e per il numero di persone che operano al suo interno. Poter contare su un punto dove i codici meno gravi vengono trattati darebbe molteplici vantaggi. In questo momento con il Distretto Sanitaria stiamo lavorando per individuare il luogo più opportuno dove poter individuare il Cau che dovrà avere alcune specifiche caratteristiche, prevalentemente requisiti logistici di facile fruibilità per gli utenti: dovrà essere un luogo facilmente raggiungibile, con spazi e parcheggio adeguati".