La Ocean Viking è attraccata: Ravenna accoglie i 113 migranti

Tutto fila liscio nonostante le polemiche della vigilia, i primi racconti parlano di tremende violenze subite in Libia. Nessuno ha il Covid, a bordo cibo per ancora due giorni

Ravenna, 31 dicembre 2022 - Sono le 12.57 quando il primo passeggero dell'Ocean Viking si incammina lungo la passerella che porta alla banchina del Terminal crociere del porto di Ravenna. Ha il passo malfermo, è scalzo e il primo gesto dei sanitari che lo attendono sul molo è mettergli ai piedi un paio di ciabatte. 

Piano piano scenderanno tutti i 113 profughi portati in salvo dalla ong Sos Mediterranee attraverso un viaggio lungo e finito, come spesso succede in Italia, nel frullatore delle polemiche politiche. Lo sbarco si è concluso alle 15.30.

Fin dalle prime luci dell'alba Ravenna era pronta ad accoglierli, grazie a una macchina organizzativa allestita a tempo di record per una città non abituata a questo tipo di emergenze.

I migranti sfilano, molti provati dal viaggio, visitati a bordo dai medici ravennati, sono sottopeso, i primi racconti parlano di tremende violenze subite in Libia. I bambini sono accolti da infermieri vestiti da clown, li attendono bevande calde, cibo e giocattoli. Poi saranno distribuiti nel territorio. 

"A bordo avevano ancora da mangiare per due giorni dopodiché sarebbe finito, quindi dovevano approvvigionarsi con altri mezzi”, ha detto Giammaria Fiorentini, volontario dell'Ausl di Ravenna e noto oncologo in pensione. Fiorentini è tra quelli che prestano il primo soccorso a terra ai migranti. Per quanto riguarda le condizioni sanitarie a bordo: “Non hanno il Covid - ha detto Fiorentini - ma hanno tubercolosi, malaria, infezioni, quasi tutti la scabbia”.

Quattro a bordo sarebbero stati segnalati per patologie più gravi, "a una donna hanno fatto un'ecografia e forse ha una gravidanza extrauterina. Quella che ha partorito da poco ha 17 anni, sono tutte giovani”. La donna con un bambino di 17 giorni è stata ricoverata a scopo precauzionale, ma altre potrebbero necessitare di cure mediche speciali per via delle probabili violenze subite.

Il prefetto Castrese de Rosa, il questore Giuseppina Stellino, il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Welfare della Regione Igor Taruffi hanno controllato le operazioni, ma tutto è filato liscio in una giornata baciata dal sole e da temperature insolitamente miti.

Una mamma scende tenendo in braccio il suo bambino che appena vede i poliziotti li saluta con la manina. E in un attimo le polemiche spariscono. 

Bonaccini: “Lavoro organizzativo straordinario”

“Il lavoro organizzativo messo in campo complessivamente è davvero straordinario, all’altezza dell’Emilia-Romagna, che si conferma ancora una volta terra di accoglienza e solidarietà- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Welfare, Igor Taruffi -. Grazie al lavoro condiviso di questi giorni fra il ministro Piantedosi, il prefetto De Rosa, il sindaco De Pascale e tutto il sistema regionale, dalla Protezione civile all’Azienda sanitaria. Viceversa, chi parla di porti chiusi dovrebbe venire a vedere da vicino queste persone, tra cui diversi bambini, scendere dall’Ocean. A questo proposito, va detto che la scelta di mandare qui a Ravenna una nave che era nel Mediterraneo, e quindi costringerla a tanti giorni di navigazione in più per raggiungere questo porto, vuol dire di fatto tenerla distante da dove c’è bisogno, e impedirle di salvare altre vite. Una decisione, questa- concludono presidente e assessore- che per noi non è condivisibile”.