Ospedale provvisorio, niente benedizione?

Certamente la soluzione individuata dall’azienda Usl della Romagna di aprire l’ospedale ‘provvisorio’ di comunità presso una struttura San Francesco da tempo accreditata dalla Regione, rappresenta una risposta concreta alle esigenze di un territorio vasto come quello della Darsena di 41,48 chilometri quadrati e di oltre venti mila abitanti.

L’auspicio è sicuramente quello che tale struttura alternativa o comunque complementare all’ospedale santa Maria delle croci funzioni davvero evitando situazioni spesso non ottimali come quelle delle Case della salute. Un ospedale seppur di comunità per espletare il proprio compito di assicurare l’appropriatezza delle cure deve essere in grado di avere personale e tecnologie idonee, anche se nel caso in questione la struttura inaugurata non dispone di un servizio di radiologia. Tornando alla giornata di inaugurazione, si evidenzia come con questa scelta si proceda nella corretta integrazione con il servizio pubblico valorizzando l’apporto dell’ospedalità privata, linea che il presidente Bonaccini ha sempre assicurato per il lungo periodo di mandato regionale.

A conclusione e a latere dell’evento odierno (di ieri, ndr), infine, si registra una partecipazione massiccia di esponenti a vario titolo ma al contempo si rileva l’assenza di un religioso per una semplice benedizione…

Gianfranco Spadoni

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