REDAZIONE RAVENNA

"Più multe, più soldi". La proposta agli ausiliari

L’idea di Azimut: una parte variabile in busta paga collegata al numero di sanzioni fatte, ma i lavoratori, che chiedono un aumento, hanno rifiutato.

Un’ausiliaria controlla la regolarità del parcheggio (Corelli)

Un’ausiliaria controlla la regolarità del parcheggio (Corelli)

Più multe agli automobilisti indisciplinati e, di conseguenza, uno stipendio più alto. Questa la situazione nella quale potrebbero in futuro trovarsi gli ausiliari di Azimut, società mista pubblico-privata che si occupa, tra le altre cose, appunto, di sosta. Il confronto tra ausiliari del traffico e Azimut, iniziato nel febbraio 2023, non sta dando i frutti sperati. Gli ausiliari, visto l’ampliamento delle loro responsabilità dovuto al cosiddetto decreto Salvini, poi convertito in legge, avevano chiesto un riconoscimento economico aggiuntivo pari a 50 euro mensili. I dirigenti della società partecipata avevano presentato una controproposta: 30 euro fissi al mese più una quota variabile al raggiungimento di un determinato budget (complessivamente fino a 840 euro lorde annue per dipendente).

La Direzione - si legge nella nota inviata dall’amministratore delegato Stefano Di Stefano ai sindacati - aveva valutato il possibile riconoscimento ’di una indennità sia al personale fisso che stagionale, ancorandola in via sperimentale ad un obiettivo complessivo di budget relativo al servizio, in una dichiarata logica di incentivare la coesione del gruppo nel suo complesso ed il senso di appartenenza aziendale attraverso una piena condivisione a tutti i livelli degli obiettivi’.

Detto con altre parole: agli ausiliari del traffico veniva proposto di fare più multe, ricevendo così, una volta raggiunta una soglia minima, un bonus (la parte variabile della proposta di Azimut, appunto).

La proposta aziendale è stata rifiutata dagli ausiliari del traffico, che l’hanno messa al voto: ha ricevuto 5 ’no’, con due astensioni (nessuno dei 7 si è detto insomma favorevole). Da quel momento la trattativa si è bloccata, così come lo stipendio degli ausiliari del traffico, che da febbraio 2023 non è cresciuto di un euro. La novità è che recentemente la questione dell’aumento è tornata sul tavolo su richiesta dei lavoratori, senza però ottenere risposte dall’azienda (il documento risulta comunque protocollato; gli ausiliari sono ancora contrari al meccanismo ‘più multe, stipendio più alto’).

L’unico riscontro ottenuto dai richiedenti è un interessamento in tempi rapidi da parte dei vertici aziendali. Contattato dal Carlino, Di Stefano non ha voluto commentare la notizia, rimandando alla trattativa con le sigle sindacali.

l.b.