MATTEO BONDI
Cronaca

Dopo le proteste la banda torna in piazza e suona ‘Bella Ciao’

Festa della Liberazione a Ravenna: un ragazzo, chiedendo che fosse intonato il canto popolare della resistenza, ha urlato tra le persone: "Vergognatevi, mio nonno è stato massacrato dai fascisti, è un'ingiustizia"

Dopo le proteste la banda torna in piazza a Ravenna e suona ‘Bella Ciao’

Dopo le proteste la banda torna in piazza a Ravenna e suona ‘Bella Ciao’

Ravenna, 25 aprile 2025 - Una cerimonia sobria, come da richiesta ministeriale, data la concomitanza con il lutto nazionale indetto per la morte di Papa Francesco, quella che era prevista in piazza del Popolo a Ravenna per celebrare la festa della Liberazione dal Nazifascismo. Il Silenzio e l’Inno di Mameli, eseguiti dalla banda, a introdurre i discorsi del sindaco Fabio Sbaraglia, del prefetto Raffaele Ricciardi e di Alice Casadei dell’Anpi. A chiudere la cerimonia la canzone del 24 maggio degli Alpini.

Tutto come da programma, ma all’annuncio che la manifestazione si concludeva così, si è levato l’urlo di un ragazzo fra le persone: "Vergognatevi, mio nonno è stato massacrato dai fascisti, è un'ingiustizia", chiedendo che venisse suonata anche ‘Bella Ciao’. Attorno a lui uno scroscio di applausi e le persone hanno iniziato a intonare il canto popolare della Resistenza. La banda, che era già uscita da piazza del Popolo, è tornata sui suoi passi e ha suonato ‘Bella Ciao’, bissando poi il brano a furor di popolo. Si sono sprecati gli abbracci e le strette di mano al ragazzo, mentre sindaco e Prefetto hanno fatto le foto insieme alla banda.