REDAZIONE RAVENNA

Riorganizzata Oculistica "Più interventi, tempi brevi"

Da tre mesi integrazione del reparto faentino con quello forlivese

Riorganizzazione del reparto di Oculistica all’ospedale di Faenza, in integrazione con l’Oculistica di Forlì. Sono trascorsi tre mesi dall’affidamento dell’incarico di direzione dell’Oculistica di Faenza al dottor Giacomo Costa, (faentino d’origine) già dirigente medico per 17 anni presso il presidio faentino e oggi, direttore dell’Oculistica del Morgagni-Pierantoni di Forlì, e si tirano le prime somme della sinergia.

Tra gli obiettivi prefissati, era indicata l’integrazione delle equipe mediche con lo scopo di garantire una più ampia opportunità terapeutica sul presidio faentino e offrire ai giovani professionisti la possibilità di un percorso formativo più ampio.

"Sono stati creati – si legge nella notta dell’Ausl – dei percorsi di cura per la chirurgia avanzata del glaucoma, spostata da Forlì a Faenza, in quanto le prestazioni assistenziali erano particolarmente favorevoli per questo genere di chirurgia, come dimostrato dall’incremento della attività in day-hospital, quasi raddoppiata in questo inizio anno rispetto al 2021 (sono stati effettuati più di 20 interventi di glaucoma e chirurgia vitreoretinica con una proiezione a fine anno di un centinaio di casi trattati). Questo ha permesso al contempo di assorbire su Forlì le terapie intravitreali; in questo modo è stato fornito un servizio svincolato dalle logiche di sala operatoria, che mal si addicono ad una utenza molto anziana, sfruttando l’ambulatorio chirurgico dedicato all’interno del reparto forlivese. È aumentata del 10% l’attività chirurgica ambulatoriale maggiore: sono stati effettuati 340 interventi di cataratta, al momento nel blocco operatorio di Faenza è presente una sala operatoria dedicata all’Oculistica che è attiva tutte le mattine dal lunedì al venerdì (è in programma un incremento di attività in alcuni pomeriggi)". I pazienti sono passati da circa 300 a fine anno a 423 rilevati ieri. È in corso l’unificazione delle liste di attesa per la chirurgia ambulatoriale, allo scopo di dare anche per la patologia benigna, che può essere invalidante, una risposta in tempi accettabili.

È in corso in queste settimane anche per l’ammodernamento tecnologico. È stato spostato un fluorangiografo digitale da Forlì a Faenza con riapertura delle agende di prenotazione, sono stati acquistati quattro strumenti per la diagnostica di base

(tonopachimetri e auto refrattometri computerizzati), un microscopio endoteliale per la chirurgia della cataratta, due lampade a fessura e andrà a completare la dotazione strumentale un Angio-OCT, che andrà ad interfacciarsi con la strumentazione già presente a Forlì, anche in telemedicina, a supporto degli ambulatori delle cronicità.