
Saldi, partenza a rilento: "Colpa dell’online"
Pavaglione vuoto e negozi, non tutti, solo alcuni, chiusi di sabato pomeriggio. I saldi non stanno conquistando il cuore dei consumatori, almeno a Lugo. L’impressione, sostenuta dai dati dei registratori di cassa, appartiene ad alcuni degli esercenti che gestiscono le loro attività all’interno del quadriportico, ritenuto un centro commerciale naturale e, per questo, in grado di attirare. Ma i riscontri al momento, sono tiepidi se non addirittura freddini. A determinare lo scarso interesse dei consumatori, a dominare la classifica delle ragioni stilata da Giorgia Fiorigelso, titolare del negozio di scarpe e borse Giorgia Effe, è la mancanza di parcheggi.
"Sono diversi i clienti che mi hanno detto che a Lugo non vengono più perché non sanno dove mettere l’auto – spiega–. Il Pavaglione non è più frequentato come una volta. Durante il Covid c’era più gente". Per tre volte, Giorgia è stata vittima di furti, consumati in tempo reale. "Sono entrate delle famiglie numerose. Non puoi evitare di accogliere tutti i componenti. Così, contando sul fatto che sono sola, hanno rubato tre borse che avevo in vetrina mentre io stavo cercando le scarpe che mi avevano chiesto di provare. Per questo non potendo fare affidamento sulle telecamere del Pavaglione e neppure sulla rapidità di intervento delle Forze dell’Ordine, ho installato delle telecamere interne".
Impressioni simili anche da parte di Alessandra Pesci, titolare del negozio di abbigliamento e bijoux "Fontamara". "Non ho neppure esposto il cartello dei saldi anche se li applico. Sembra che nessuno quest’anno senta l’esigenza di acquistare con gli sconti. Parlando con i rappresentanti, sembra sia una sensazione generalizzata e distribuita un po’ ovunque". A pesare, per Alessandra, è soprattutto il clima di incertezza. "Tutti gli anni c’è qualcosa, prima il Covid, poi il caro bollette, ora le guerre. Si tratta di eventi che hanno effetto sulle persone, le demoralizzano e le mettono nella condizione psicologica di evitare sprechi. La gente si concentra di più sull’essenziale, sulle spese che non si possono evitare piuttosto che sul superfluo che può essere rinviato ad altri momenti. Su tutto poi pesano anche i presaldi, le vendite online, i fenomeni emergenti come la moda del vintage che ha ispirato anche la nascita di app dedicate".
Coretta Savioli è titolare di Modà, negozio di abbigliamento intimo e costumi. Un marchio che da 60 anni continua ad essere presente all’interno del Pavaglione. "E’ il posto più bello che c’è – esordisce –. Noi siamo aperti sempre, anche al sabato pomeriggio. Al momento le vendite legate al periodo sono in linea con quelle degli scorsi anni. Adottiamo una politica di promozioni mirate durante l’anno e, nel periodo di saldi offriamo sconti su alcune merceologie escludendo gli articoli continuativi". Carolina, titolare del negozio di abbigliamento e oggettistica "Saved", imputa l’avvio in sordina della stagione degli sconti agli ottimi risultati ottenuti in precedenza. "Quest’anno abbiamo finalmente avuto la primavera che da tempo non si vedeva. Per questo gli acquisti in stagione sono stati tanti e non mi stupisce che ora la gente non sia così motivata. Ma è ancora presto. Mancano altri due weeked alla fine di luglio e poi tutto agosto. Per questo, già da tempo, ho scelto di chiudere al sabato pomeriggio anche per bilanciare l’apertura serale dei "Mercoledì sotto le stelle".
Monia Savioli