REDAZIONE RAVENNA

Servizi per anziani non autosufficienti. Nasce la società consortile Primula

Si occuperà della gestione delle offerte residenziali e semiresidenziali al posto dell’Azienda dei Servizi alla Persona territoriale. Isola: "Abbiamo scelto uno strumento innovativo come la co-progettazione".

La sottoscrizione del protocollo che ha sancito la nascita della società

La sottoscrizione del protocollo che ha sancito la nascita della società

È stato ufficialmente sottoscritto il Protocollo d’intesa che sancisce la nascita della nuova società consortile Primula, che dopo l’approvazione nei consiglio comunali dei sei comuni della Romagna Faentina sarà chiamata ad occuparsi della gestione dei servizi residenziali e semiresidenziali per persone anziane non autosufficienti al posto dell’Azienda dei Servizi alla Persona territoriale. Alla firma erano presenti la nuova presidente dell’Asp della Romagna Faentina Chiara Donati, i rappresentanti dei Comuni soci, e la segreteria provinciale della Cisl. Il protocollo stabilisce i principi guida per l’avvio della nuova gestione dei servizi, "con l’obiettivo di coniugare innovazione organizzativa, tutela dei lavoratori e qualità dei servizi". Tra i punti cardine: il distacco funzionale del personale pubblico, senza alterazioni nello status o nel trattamento economico, la garanzia della continuità occupazionale per il personale somministrato, l’introduzione di criteri di equità sociale per il calcolo delle rette in base all’Isee. "Abbiamo scelto uno strumento innovativo come la co-progettazione – ha dichiarato Massimo Isola, sindaco di Faenza e presidente dell’Unione dei comuni – per costruire un modello partecipato, che mette al centro i diritti dei lavoratori, il presidio pubblico e la qualità dei servizi". "Il Protocollo – ha aggiunto Chiara Donati – rappresenta un momento di svolta per il welfare locale: abbiamo voluto unire innovazione e responsabilità sociale, attraverso trasparenza e dialogo". Spiega Palazzo Manfredi che il protocollo rappresenta "un passo decisivo verso un nuovo modello di gestione dei servizi socioassistenziali, radicato nel territorio, partecipato e orientato alla qualità". Per Pio Serritelli, ad di Consorzio Blu: "Viviamo tempi complessi, che impongono soluzioni nuove. È sempre più urgente superare una contrapposizione ormai anacronistica tra pubblico e privato, soprattutto quando si parla di Terzo Settore".

Damiano Ventura