REDAZIONE RAVENNA

"Tante case in vendita e pochi affitti"

Paola di Chito, avvocato a fianco dell’Asppi, spiega come l’alluvione si sia abbattuta sul mercato immobiliare

"Tante case in vendita e pochi affitti"

Sempre più cartelli "vendesi" appesi alle case, carenza di affitti e compravendite frenate dal caro mutui. La situazione del mercato immobiliare a Lugo accusa il colpo inferto dagli eventi di maggio e dalla congiuntura economica. "L’alluvione che ha colpito la Romagna ha danneggiato e distrutto tante abitazioni – premette Paola di Chito, avvocato che si occupa da anni del settore operando a fianco dell’Asppi, l’Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari, di Lugo –. Le conseguenze in termini di riduzione del valore degli immobili sono state inevitabili con deprezzamenti che variano da un 20% per quelli che presentano danni lievi fino ad un massimo del 100% per gli stabili che dovranno essere demoliti".

Governo e Regione hanno previsto interventi urgenti e stanziato risorse che hanno avuto il compito di fronteggiare l’emergenza. "Superata questa fase e ripulite le case dal fango, si rende necessario ristrutturare gli immobili per abitarli, affittarli o venderli. Molto resta da fare – sottolinea Di Chito –. Il Governo deve garantire il pieno ristoro dei danni subiti dai proprietari di immobili, anche di quelli ad uso abitativo. Lo può e lo deve fare con provvedimenti che garantiscano una puntuale ricognizione dei danni subiti e delle spese già sostenute o previste e con la destinazione di risorse in parte già disponibili, ma in gran parte ancora da reperire a cominciare dalla Legge di Bilancio che in questi giorni verrà presentata alle Camere". In previsione di quello che sarà o che potrebbe essere, un consiglio, importante. "È necessario – continua Di Chito – che i proprietari predispongano tutta la documentazione che verrà presumibilmente richiesta nelle prossime ordinanze della Gestione commissariale e continui la pressione sul Governo affinchè le promesse vengano onorate". Non tutto però è fermo. "Un segnale positivo, che viene dal mercato – continua – è l’incremento delle richieste di immobili in affitto che non possono essere soddisfatte per la carenza di offerta legata alla ristrutturazione degli immobili, ai rischi di morosità, ai bassi rendimenti. Purtroppo, negli ultimi tempi, le misure del Governo riferite al mondo della casa, dell’affitto e dell’immobiliare hanno seguito un’unica direzione: drenare risorse. L’aumento al 26% dell’aliquota Irpef per gli affitti brevi prevista dall’attuale manovra, le strette sui bonus edilizi e la cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura ne sono esempio".

Per alleviare la situazione, che dall’emergenza rischia di passare alla patologia cronica, le soluzioni percorribili sono diverse. "Manutenere e mettere in circolo il patrimonio ERP non utilizzato perché bisognoso di interventi ad esempio – propone Di Chito –. Garantire i locatori dai rischi di morosità con interventi di sostegno ai redditi degli inquilini più fragili, abbassare l’Imu a chi garantisce affitti continuativi, mettere in atto progetti pluriennali supportando le imprese e i privati attraverso piani di incentivi volti alla ricostruzione green e antisismica di tutti gli immobili che hanno avuto danni medio-gravi e si potrebbe continuare. Quindi quale occasione migliore di questa per sfruttare in maniera costruttiva una catastrofe?".

Monia Savioli