
Agnese Pini, Matteo Maria Zuppi e Beppe Boni sul palco per ’Cervia ama il libro’
Piazza Garibaldi, giovedì sera, si è trasformata in un mare di volti e curiosità: centinaia di persone hanno preso parte all’incontro della rassegna culturale ‘Cervia la spiaggia ama il libro’. Due gli ospiti d’eccezione della serata: Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale, che ha presentato il suo libro ‘La verità è un fuoco’, e il cardinale Matteo Maria Zuppi. A moderare l’incontro il giornalista Beppe Boni, mentre tra il pubblico, a sorpresa, ha fatto la sua comparsa anche Romano Prodi. Gli interventi dei protagonisti hanno toccato temi universali e coinvolto il pubblico. Amore, coscienza e capacità di scegliere sono stati il filo conduttore della serata, riflesso diretto del libro di Agnese Pini e rielaborati, dal palco, attraverso la voce e l’esperienza del cardinale Zuppi, "prete di strada", Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Nel suo libro, Agnese Pini ripercorre la scoperta sconvolgente vissuta a tredici anni: la rivelazione che suo padre era stato un prete, svelata inaspettatamente da un piccolo album rosso nascosto in un cassetto. Sfogliando le fotografie di un giovane sacerdote, l’autrice vede svanire la propria infanzia, sostituita da una nuova consapevolezza fatta di segreti e verità difficili da accettare. Ventisei anni dopo, ‘La verità è un fuoco’ racconta la storia di incomprensioni e tenerezze che uniscono un padre e una figlia, dando voce anche al passato di quell’uomo prima di diventare genitore.
Oggi, Pini si confronta con interrogativi fondamentali: cosa spinse don Pini a rompere la regola del celibato e lasciare tutto per l’amore di una donna dagli occhi verdi di nome Mira? "Compiere scelte radicali è complesso – ha sottolineato Agnese Pini – ma l’amore è una forza anche politica, l’unico sentimento realmente sovversivo, capace di spingerci oltre i nostri limiti. La coscienza va allenata ogni giorno come un muscolo etico: questa è la vera essenza del coraggio. Mio padre ha compiuto una scelta di coscienza, rompendo le regole imposte dal celibato".
Sul tema della solitudine e dell’incapacità di vivere scelte autentiche si è soffermato il cardinale Zuppi: "Oggi la società è più sola. Siamo iperconnessi, ma al tempo stesso sconnessi, con perturbazioni adolescenziali che persistono anche in età adulta. Per sentirci vivi, siamo spinti a produrre costantemente nuove emozioni, ma così facendo restiamo più isolati, incapaci di guardarci davvero negli occhi e di andare in profondità. Il vero viaggio che dovremmo compiere è quello dentro noi stessi, dove la comunicazione è più autentica e le parole sono poche ma essenziali. Tra le sfide principali per la Chiesa c’è proprio quella di prendersi cura delle persone sole, degli ultimi".
Ilaria Bedeschi