Alessandro Borghese a Ravenna per “4 ristoranti”: vince la Trattoria al Cerchio

Trionfa la tradizione, il locale gestito da Letizia ottiene 94 punti e conquista anche il conduttore. In gara anche Antica Bottega di Felice, il centralissimo Al Cairoli e la Corte Cabiria

Ravenna, 7 gennaio 2024 – E alla fine ha vinto la grande tradizione. La Trattoria al Cerchio gestita con la famiglia da Letizia, ha vinto la puntata tutta dedicata a Ravenna della fortunatissima trasmissione di Alessandro Borghese, 4 Ristoranti, giunta ormai alla sua nona stagione. La quinta puntata è proprio dedicata a trovare il “miglior ristorante del centro storico di Ravenna”. Con un format ormai consolidato: quattro ristoratori, per quattro ristoranti: si pranza o si cena insieme ad Alessandro Borghese e poi si vota nelle cinque categorie.

Alessandro Borghese, conduttore della trasmissione "4 ristoranti"
Alessandro Borghese, conduttore della trasmissione "4 ristoranti"

Categorie ormai consolidate: location, menu, servizio, conto e, da qualche stagione, anche lo special. Un piatto "che non può mancare” nei ristoranti sotto esame. Ovviamente, per Ravenna, Alessandro Borghese ha scelto i “caplet” i cappelletti, rigorosamente col ragù come vuole la tradizione ravennate. Un piatto tutto nostrano e non paragonabile a nessun altro, con formaggi vari – con parmigiano come base – al suo interno.

Dopo aver tessuto le lodi dell’antica capitale dell’Impero, Borghese presenta i locali – tutti e quattro rigorosamente nel centro storico – e i concorrenti che sono Roberto, dell’Antica Bottega di Felice in via Matteucci, dietro via Paolo Costa, Letizia e la sua Trattoria al Cerchio, di via Cerchio, il centralissimo Al Cairoli di via Cairoli, gestito con la moglie dal bolognese Attilio. Infine Corte Cabiria di Luciano in via Filippo Mordani.

A rompere il ghiaccio è Roberto, la cui bottega profuma di salumi e dei prosciutti appesi ma stenta in quanto a valutazioni. Infatti i suoi rivali, sicuramente per gusto personale e (anche) per strategia, non danno segno di apprezzare completamente il lavoro del ristoratore ravennate che totalizza 72 punti, con un conto che raccoglie appena 13 punti (su tre giudizi) e lo special addirittura 12.

Il motivo di discussione, la dolcezza del parmigiano di 40 mesi utilizzato per i cappelletti che non viene particolarmente apprezzato.

La comitiva si sposta in via Cerchio, nel regno di Letizia e, soprattutto, della madre che sovrintende alla grandissima la cucina della trattoria. Un po’ di inevitabile ansia ma i piatti girano e l’apprezzamento è massimo tanto che Al Cerchio raccoglie la bellezza di 94 punti – molti anche rispetto alle altre puntate del programma – con 17 punti alla location, ritenuta soprattutto da Roberto molto angusta e senza finestre.

Ma il servizio raccoglie 20 punti, il punteggio più alto della giornata. Anche menu e special con 19 punti ciascuno sono i migliori del lotto.

Ci si sposta a Corte Cabiria in via Mordani per incontrare Luciano di cui si apprezza molto (soprattutto servizio e conto) ma non lo speciale che non raccoglie la sufficienza con appena 15 punti, ma gli 87 punti lo collocano al secondo posto. Mentre è terzo Attilio con il suo Al Cairoli di cui si apprezza la pasta fresca – un must del locale – ma non troppi il conto e il menu che gli fanno ottenere 77 punti totali.

Al momento del classico confronto tra i quattro ristoratori, la classifica vede Al Cerchio in testa con 94 punti, Corte Cabiria secondo con 87, al terzo Al Cairoli (77) mentre quarta l’Antica Bottega di Felice (72). Il giudizio di Alessandro Borghese potrebbe rivoluzionare tutto, ma non accade: anche per lo chef nato a San Francisco da Barbara Bouchet – ma italianissimo – Letizia è la migliore con 41 punti (9 di valutazione in menu e special) contro i 38 di Luciano, i 34 di Attilio e i 32 di Felice. Per un totale che vede Al Cerchio vincere con 135 punti, davanti a Corte Cabiria (125), Al Cairoli (1119 e Antica Bottega di Felice (104).

In ogni caso per Borghese a Ravenna si mangia più che bene, visto che nessuno dei suoi voti, per nessuno dei ristoranti e in nessuna categoria, è stato insufficiente.