
Il Gruppo dell’Alpe di Succiso e del Casarola è molto articolato, con diversi itinerari di salita che portano sulle due cime. Dopo il classico itinerario di salita all’Alpe di Succiso, presentato nel Resto del Carlino del 5 agosto scorso, se ne possono indicare altri, tutti per escursionisti ben allenati ed esperti. Da queste parti gli ambienti sono sempre spettacolari, ma per i sentieri che portano in alto ci voglio buone gambe e la preparazione adeguata.
Un itinerario più lungo e impegnativo di quello che passa dal Rifugio Rio Pascolo è quello, che sempre partendo dalla Valle dei Cavalieri a Succiso Nuovo (1000 m), segue il sentiero 673 attraverso le belle faggete della valle del torrente Liocca fino a raggiungere il piccolo bivacco che sorge ai “Ghiaccioni” (1379 m) all’imbocco dello spettacolare vallone a cui fanno da corona l’Alpe di Succiso, il Passo di Pietratagliata e la lunga dorsale del Monte Alto-Groppi di Camporaghena-Punta Buffanaro. Il bivacco è sempre aperto, ma chi lo utilizza deve rispettare il lavoro di chi l’ha costruito e ristrutturato. Il bivacco è stato inaugurato nel 2011, dopo due anni di lavoro da parte del Cai Bismantova, del Consorzio Alpe di Succiso e della Valle dei Cavalieri: Il bivacco è stato realizzato recuperando il rudere di un edificio, risalente alla Prima guerra mondiale, che era stato qui costruito per ospitare dei prigionieri di guerra austro-ungarici che lavoravano alla “chiusa” della Liocca per consentire la fluitazione del legname. Successivamente fu utilizzato dai pastori e poi abbandonato. Dal bivacco, seguendo il 673, si risale il vallone fino al Passo di Pietratagliata (1779 m), suggestiva sella tra le rocce che divide il bacino dell’Enza da quella del Secchia: dal Passo ci si affaccia verso ovest sulla conca delle Sorgenti del Secchia. Il tratto dai Ghiaccioni a Pietratagliata coincide con il Sentiero Italia CAI e con l’Alta Via dei Parchi. Dal Passo di Pietratagliata si sale a sinistra sul sentiero 671, superando un tratto impegnativo su roccette (EE, per escursionisti esperti) dove occorre la massima attenzione, per poi proseguire sulla cresta fino alla vetta dell’Alpe di Succiso (2016 m), 4.004.30 ore di cammino. Per il ritorno a Succiso è consigliabile il percorso che passa dalla Sella del Casarola e dal Rifugio Rio Pascolo (2.30 ore di discesa).
Ai Ghiaccioni si può arrivare anche dalla diga del Lagastrello (1152 m), salendo con il sentiero 659 all’accogliente Rifugio Città di Sarzana (1580 m) nei pressi del delizioso Lago di Monte Acuto. Dal rifugio si prosegue sul 659, prima in leggera salita e poi con una ripida discesa che porta ai Ghiaccioni.
Utilissima sia la Carta Escursionistica “Alto Appennino Reggiano”, realizzata da GeoMedia, con la collaborazione del Cai Reggio Emilia e l’app collegata “Sentieri Appennino”.