ANTONIO LECCI
Cronaca

Reggio Emilia, ladri di gioielli in azione: “Temo possano tornare”

Il furto venerdì sera nell’abitazione privata dell’ingegnere Tolmino Menozzi. “Finestra aperta col flessibile, per fortuna non hanno fatto male al mio cane”

La finestra aperta col flessibile e una delle stanze della casa messe a soqquadro

La finestra aperta col flessibile e una delle stanze della casa messe a soqquadro

Reggio Emilia, 15 dicembre 2024 – Hanno approfittato di pochissime ore di assenza dei proprietari per entrare forzando la finestra al piano terra con un flessibile, per poi mettere a soqquadro le stanze, rovistando in cassetti e armadi della villetta, fino ad aprire in due la cassaforte a muro. I malviventi hanno così arraffato e portato via preziosi per un valore totale di circa ventimila euro.

Una sgradita sorpresa, al rientro a casa, per Tolmino Menozzi, ingegnere residente in via Avogadro a Coviolo, alla periferia cittadina. È accaduto l’altra sera.

“Io e mia moglie siamo usciti a inizio serata. In fasi differenti siamo rientrati verso la mezzanotte – racconta Menozzi – scoprendo quanto era accaduto. Ci siamo subito preoccupati per il nostro cane Josè, un coker docile docile, che di fronte al rumore provocato dai ladri per entrare deve essersi spaventato, per nascondersi da qualche parte. I ladri, per fortuna, non si sono accorti di lui e non gli è stato fatto del male”.

Il bottino è costituito da oggetti preziosi, “soprattutto di valore affettivo, perché erano soprattutto ricordi di mia madre, scomparsa pochi anni fa”.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della questura con il nucleo della scientifica alla ricerca di possibili tracce. “Non sembra essere stato trovato nulla di particolare, forse i ladri hanno usato i guanti. Hanno agito in una strada chiusa, passando da un viottolo, preparando il colpo nei particolari”, dice Menozzi, già derubato dieci anni fa, con i proprietari in casa.

“Ci sentiamo violati nella nostra intimità. Abbiamo il terrore che possano tornare. Di certo – aggiunge Menozzi – non lasceremo mai più il nostro cane a casa da solo. E potenzieremo i sistemi antifurto. Anche se cresce la voglia di andare via da qui. Non ci sentiamo più sicuri…”.

Il proprietario di casa conclude quindi con un messaggio agli autori del furto: “La paura provata dal mio cane è sufficiente per scatenare l’odio che provo per voi, sciacalli che vi nutrite in questa società troppo permissiva – afferma in un post social –. Sarebbe ora di dire basta, ma non si riesce a dire basta, non si riuscirà mai a dire basta. Perchè purtroppo questa sta diventando la normalità consentita”.