
L’influencer Selvaggia Lucarelli è stata dichiarata dal tribunale civile di Torino responsabile per diffamazione a mezzo stampa verso Claudio Foti
L’influencer Selvaggia Lucarelli è stata dichiarata dal tribunale civile di Torino responsabile per diffamazione a mezzo stampa verso Claudio Foti, lo psicologo fondatore della onlus ‘Hansel e Gretel’ assolto in via definitiva l’anno scorso nel rito abbreviato del processo ‘Angeli e demoni’ sui presunti affidi illeciti di bambini a Bibbiano.
Sentenza del tribunale civile di Torino
Si tratta di un articolo pubblicato il 21 novembre 2021 sul quotidiano ‘Il Domani’, intitolato ‘La sentenza di Reggio Emilia. Bibbiano, la condanna di Foti cancella il metodo degli ostetrici dei ricordi’. Il pezzo era uscito all’indomani della sentenza di primo grado che lo condannava a 4 anni, poi ribaltata in Appello in un’assoluzione che è stata confermata anche in Cassazione. La sentenza prevede che Foti sia risarcito con 30mila euro. Lucarelli è stata condannata a pagare a Foti - in solido con l’allora direttore responsabile e l’azienda editoriale - 25mila euro per il danno non patrimoniale. La sola influencer dovrà anche versare allo psicologo altri 5mila euro a titolo di riparazione per la diffamazione commessa a mezzo stampa. È stata ordinata anche la cancellazione dell’articolo dall’archivio digitale.
Le motivazioni del giudice
Secondo il giudice Federica Francesca Levrino, "l’articolo deve ritenersi diffamatorio nella parte in cui attribuisce a Foti o al suo approccio metodologico un’indimostrata esclusiva responsabilità nella verificazione di fatti tragici, finendo con l’esporre Foti a critica come se quei fatti fossero effettivamente a lui solo riconducibili". Si critica dell’articolo "il pedissequo accostamento di fatti veri ma tra loro scollegati e la costruzione di un parallelismo consequenziale tra eventi veri o verosimili ma non accomunati da una certa derivazione causale".
Reazioni e prospettive future
L’avvocato Luca Bauccio, che assiste Foti, in un post su Facebook ha invitato Lucarelli a chiedere scusa "agli italiani e ai tuoi follower, quelli che tanto ti ammirano per i tuoi innegabili talenti e le indubbie capacità. Hanno avuto fiducia in te, hanno creduto alle tue parole e sono stati ingannati".
L'avvocato dell’influencer, Virginia Ripa Di Meana, afferma che "abbiamo 30 giorni per presentare il ricorso: faremo certamente appello. Lucarelli ha esercitato il diritto di critica. All’epoca della pubblicazione Foti non era ancora stato assolto in via definitiva. La sua fu una ricostruzione legittima anche se critica, ma d’altra parte Lucarelli non fa sconti a nessuno. Circostanze che non erano necessariamente di rilievo sul piano penale sono diventate oggetto di critica, seppur molto aspra. Foti ha avuto danni perché è andato sotto processo".