ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Omicidio Castelnovo Sotto, la figlia: "Ha colpito mia mamma più volte con quella katana"

Paola Melli ha raccontato di aver visto l’ex compagno accoltellare Tiziana Gatti davanti al figlio di pochi anni. Ieri è iniziata l’autopsia al Policlinico di Modena

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Reggio Emilia, 25 marzo 2022 - Paola Melli ha dichiarato, subito dopo l’omicidio della madre Tiziana Gatti - sentita dai carabinieri del nucleo operativo di Guastalla - di aver visto il suo ex marito colpire con la katana più volte la madre. È quanto trapela dalle indagini sull’omicidio della 61enne, uccisa lunedì mattina a Castelnovo Sotto, nella casa della figlia: l’ex compagno di Paola, il 36enne Osborne Tukpeh Antwi, ha confessato durante l’interrogatorio di averla ammazzata, ma vengono a galla discrepanze tra i racconti su quanto accaduto.

Paola Melli, figlia della vittima, e Osborne Tukpeh Antwi, con cui ha avuto due figli
Paola Melli, figlia della vittima, e Osborne Tukpeh Antwi, con cui ha avuto due figli

Paola e Osborne si stavano separando, e da quanto emerge, non sarebbero mancate le tensioni. Lunedì la 61enne aveva raggiunto la casa per prendere i nipotini: sulla soglia avrebbe invitato il 36enne, secondo il racconto di Osborne, "a ridare almeno il telefono alla figlia". Una frase che ha scatenato la furia del genero: lui l’avrebbe scossa prendendola all’altezza delle braccia e le avrebbe fatto battere la testa sulle scale, all’altezza del cervelletto.

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Secondo una prima ricostruzione, l’uomo l’avrebbe anche ferita volontariamente con una piccola katana. Ma lui ha negato, dicendo che l’arma bianca sarebbe scivolata da una scatola, colpendo accidentalmente la donna alla nuca. Una versione che la Procura ritiene in prima battuta verosimile, ma che vuole verificare. E che contrasta con il racconto fatto poco dopo dalla figlia della vittima. Per lui è stata formulata l’ipotesi di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dall’averlo commesso davanti al figlio di quattro anni.

Qualche risposta potrà darla l’autopsia, iniziata ieri all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Modena: il pm Cristina Piera Giannusa ha incaricato Vittorio Gatto; la difesa dell’indagato, affidata all’avvocato Rosanna Beifiori, Alfredo Speranzoni, mentre i parenti della vittima non hanno nominato consulenti.

"Per quanto si stiano dimostrando collaborativi nel cercare di ricostruire i fatti, ora stanno dispiegando un grande sforzo e sono molto addolorati. Non è ancora trascorso abbastanza tempo per fare una ricostruzione realistica. La mia assistita Paola Melli deve essere ancora nuovamente sentita. Ora la preoccupazione è rivolta soprattutto al piccolo, che ha assistito all’aggressione". A parlare è l’avvocato Alice Minari, che tutela il marito di Tiziana, Giovanni Melli, e i loro due figli Paola e Fabio.

Particolare attenzione è rivolta ai due bambini di Paola: "Uno di loro ha visto tutto quello che è successo in casa. Per lui è già stato avviato un percorso di sostegno attraverso la psicologa dell’asilo. Purtroppo questa tragedia rischia di avere sul piccolo conseguenze importanti". Il padre ha chiesto al suo difensore notizie della ex moglie. E anche di poter vedere i suoi figli: "Ora è assolutamente prematuro. E bisognerà vedere se mai ci sarà spazio per accogliere tale volontà. Al momento, com’è comprensibile, prevalgono rabbia e disperazione".