Partigiano Reggiano, in trecento manifestano in difesa del murale

Un'insurrezione popolare quella dei reggiani che è confluita in una manifestazione alle 18,30, proprio davanti al dipinto

Partigiano reggiano, in 300 alla manifestazione in difesa del murale (foto Artioli)

Partigiano reggiano, in 300 alla manifestazione in difesa del murale (foto Artioli)

Reggio Emilia, 26 maggio 2021 - Trecento persone si sono radunate oggi pomeriggio davanti al murale 'Partigiano Reggiano' dipinto su 'Casa Manfredi' (dedicato agli otto martiri trucidati dai nazifascisti nel '44), a Villa Sesso di Reggio Emilia, che si affaccia sulla A1. L'opera era finita nella bufera dopo che Autostrade la scorsa settimana aveva diffidato il Comune, Anpi e Istoreco (istituto della Resistenza reggiana) – promotori dell'iniziativa di street art realizzata a fine settembre 2020 – invitandoli a cancellarla perché “potenzialmente pericolosa in quanto distrae i viaggiatori”. Diverse le reazioni nei giorni successivi, dal sindaco Luca Vecchi che aveva fatto sapere che “il murale non verrà rimosso” fino a Zucchero Fornaciari (dato che il murale riprende un passaggio del suo celebre brano 'Partigiano Reggiano') che aveva auspicato che “l'opera restasse dov'è”.

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Partigiano reggiano, in 300 alla manifestazione in difesa del murale (foto Artioli)

Un'insurrezione popolare quella dei reggiani che è confluita in una manifestazione oggi alle 18,30. Liberi cittadini, esponenti di centri sociali e associazioni, i partigiani di Anpi col presidente provinciale Ermete Fiaccadori, ma anche diversi sindaci, assessori e consiglieri regionali e comunali di città e provincia. Con magliette, fazzoletti al collo e bandiere rosse al vento, hanno cantato 'Bella Ciao' e 'Fischia il Vento' intonata da 'Cisco' Stefano Bellotti – l'ex leader dei Modena City Ramblers – col supporto del Coro dell'Amata Rossa dell'associazione 'Casa Bettola'. Presenti anche, tra gli altri, l'ex brigatista Tonino Loris Paroli e Adelmo Cervi, ultimo discendente dei sette fratelli uccisi (nipote di Alcide) dai nazifascisti. Insieme poi hanno 'abbracciato' simbolicamente Casa Manfredi con un girotondo.

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“Ribadiamo che non cancelleremo mai questo murale. Fa parte della nostra storia, memoria e identità. Possiamo discutere di tutto con Autostrade, ma non di questo. Ci sono bellezze materiali lungo l'autostrada, ma questa è anche valoriale. Chi toccherà le corde sensibili di Reggio Emilia, troverà sempre questa risposta di Resistenza, pacifica ed equilibrata, ma determinata”, ha detto il sindaco Luca Vecchi che domani avrà un incontro coi vertici di Autostrade. Oggi all'ANSA, Donato Maselli, direttore di tronco di Bologna ha ribadito che “il murale potrà essere preservato così com'è nella posizione attuale” e che verrà individuata “la miglior soluzione tecnica con opere di mitigazione visiva”.