REDAZIONE REGGIO EMILIA

Rubata l’uva malvasia della vendemmia: spariti quintali di grappoli pregiati

Il titolare dell’azienda Monte Duro in provincia di Reggio Emilia: “Il 35 per cento della nostra produzione. Mai successa una cosa del genere”

Devis Sassi, uno dei titolari dell’azienda ‘Monte Duro’ e un grappolo di uva malvasia che è stata rubata

Devis Sassi, uno dei titolari dell’azienda ‘Monte Duro’ e un grappolo di uva malvasia che è stata rubata

Vezzano (Reggio Emilia), 4 settembre 2024 – Ladri ‘vendemmiatori’ all’opera ai danni di un’azienda agricola con sede a Vezzano sul Crostolo.

Uno dei terreni della azienda Monte Duro è stato preso di mira da ladri che hanno agito in un pregiato vigneto, rubando una notevole quantità di uva malvasia biologica, che era destinata a diventare vino di qualità, tra i più pregiati, prodotti dalla Cantina di Puianello.

Non è chiaro a quando possa risalire il furto, in quanto il campo in questione non è controllato quotidianamente. “Si tratta di un furto – spiega uno dei titolari, Devis Sassi – che deve essere avvenuto negli ultimi tre o quattro giorni. Solo con il passaggio sul posto ci siamo resi conto che qualcuno aveva rubato l’uva. E non si tratta, come può capitare spesso, di qualche passante che ha deciso di degustare qualche grappolo. Qui si tratta di quintali di uva che sono stati portati via. Grazie al fatto che il terreno è secco, per mancanza di pioggia, c’è la possibilità di arrivare tra i vari filari anche con un autocarro, con un furgone. Che è stato utilizzato per portare via il prodotto”.

Secondo una prima stima, risulta essere stato rubato almeno il 30-35% dell’intera produzione di quel vigneto di Malvasia. “Hanno praticamente vendemmiato, per fortuna senza provocare danni al vigneto. Forse erano persone esperte in questo settore. Hanno rubato probabilmente con l’intenzione di produrre buon vino oppure di vendere l’uva a qualche produttore”, aggiungono dall’azienda presa di mira dai ladri.

Gli stessi titolari hanno deciso di denunciare il furto ai carabinieri. “Forse non servirà a nulla – spiega ancora Sassi – ma credo che sia giusto segnalare questo episodi alle forze dell’ordine. Mai in passato ci era capitato un episodio simile. Può accadere che qualcuno rubi qualche grappolo, ma non certo che ti porti via così tanta uva. Oltretutto hanno raccolto la parte di prodotto situata nella zona più comoda in cui arrivare. Quella nella parte di vigneto meno accessibile è stata lasciata al suo posto”.

Si sta verificando la quantità di prodotto rubato in attesa di sporgere formale querela in caserma.