BENEDETTA SALSI
Cronaca

Saman Abbas, i verbali: così zio Danish le ha spezzato il collo davanti alla mamma

I racconti di due detenuti, uno ha raccolto le confidenze di Hasnain: alla mattanza era presente tutta la famiglia. Il movente? Economico, altro che onore

Reggio Emilia, 21 settembre 2023 – Due detenuti del carcere di Reggio Emilia hanno raccontato alla procura di Reggio Emilia le confidenze ricevute da Danish Hasnain, zio di Saman Abbas. L’uomo è accusato di essere l'autore dell'omicidio della 18enne.

Saman Abbas e lo zio Danish Hasnain accusato dell'omicidio della ragazza
Saman Abbas e lo zio Danish Hasnain accusato dell'omicidio della ragazza

Zio Danish le ha spezzato il collo

Danish avrebbe raccontato che tutti i componenti della famiglia erano presenti al delitto, con il padre Shabbar che assisteva mentre Danish spezzava il collo alla ragazza che si trovava a faccia in giù. Anche la madre Nazia ancora latitante - stando a questi racconti - sarebbe stata presente nel momento dell'omicidio.

I verbali di quelle testimonianze rese davanti al procuratore capo di Reggio Emilia Calogero Gaetano Paci sono stati depositati dalla procura nel fascicolo del processo e sono a disposizione delle parti. 

Due detenuti, due versioni

Si tratta di un detenuto marocchino che avrebbe parlato direttamente con Danish, dopo esserne diventato amico nella quarta sezione del penitenziario di Reggio e di un tunisino che invece avrebbe raccolto il racconto del marocchino.

I due racconti differiscono in parte: in uno dei due Shabbar avrebbe addirittura tenuto ferma la ragazza per i piedi mentre fumava, nella seconda versione si sarebbe limitato a guardare.

Stando alle rivelazioni dei magrebini - che la procura ha chiesto di ascoltare come testimoni e dopo le quali sono state chieste indagini aggiuntive - il movente del delitto non sarebbe quello d'onore, ma quello economico.

Movente economico

Il cugino promesso sposo in Pakistan, infatti, avrebbe promesso 15mila euro a Shabbar per sposare Saman e poter così venire in Italia con il ricongiungimento familiare. Una volta arrivato qui l'obiettivo era dare il via a una catena, con altre persone, di matrimoni combinati per soldi, al fine di avere i permessi di soggiorno. 

A causa del diniego della figlia, i genitori hanno visto sfumare l'affare economico e avrebbero così ideato il delitto, poi eseguito dai cugini.

Il presentimento di Saman

Saman avrebbe presagito il pericolo imminente, tanto che negli ultimi minuti di vita avrebbe assicurato di volere accettare qualsiasi decisione dei genitori in merito a eventuali nozze combinate anche in Pakistan. 

Racconti credibili?

La credibilità di queste testimonianze, ovviamente, è al vaglio della procura. Mentre è ancora in corso il processo per il delitto con udienze a cadenza settimanale.