GIACOMO LIPPI
Cronaca

Raro tumore al cuore trovato durante la visita sportiva: 16enne operato al Salus Hospital

A Reggio Emilia l’intervento su un emangioma capillare, rilevato nel ventricolo sinistro grazie all’aiuto della risonanza magnetica cardiaca. “L’obiettivo è tornare più forte di prima”, ha detto il giovane calciatore di Sassuolo

Giovanni insieme all'equipe cardiologia del Salus Hospital che lo ha operato

Giovanni insieme all'equipe cardiologia del Salus Hospital che lo ha operato

Reggio Emilia, 7 maggio 2024 - Un importante e delicato intervento al Salus Hospital di Reggio Emilia. Giovanni, un 16enne di Sassuolo (Mo) calciatore nella squadra dilettantistica dello Sporting Scandiano, ha ricevuto a seguito dell'annuale visita di idoneità sportiva una notizia terribile: gli è stato infatti diagnosticato un raro tumore al cuore, con un'incidenza tra lo 0,002 e lo 0,3%. Grazie all'operazione condotta dall'equipe di cardiochirurgia della struttura, il ragazzo potrà tornare con il tempo a condurre una vita normale e persino tornare a giocare a calcio.

La diagnosi

"Pensavo fosse un controllo normale, ci sono rimasto davvero male quando ho scoperto che c’era dell’altro". Queste le parole di Giovanni, 16enne originario di Sassuolo (Mo), in riferimento alla consueta visita medico-sportiva in cui gli è stata riscontrata l'anomalia.

A seguito degli esami di imaging cardiaco, compiuti ogni giorno con grande abilità all'interno del Salus Hospital, è stata diagnosticata al ragazzo la presenza di un raro tumore cardiaco. Si trattava di una "pallina" di 1,4 cm situata nella cavità del ventricolo sinistro. La diagnosi è stata compiuta in tempo, grazie al lavoro meticoloso del dott. Luca Piccinini, medico dello sport, della dott.ssa Evelina Faragasso, cardiologa, e il dott. Andrea Barbieri del laboratorio di ecografia del Policlinico Universitario di Modena.

"La posizione della massa, in corrispondenza dell’apice cardiaco originante da una falsa corda tendinea, e le sue dimensioni notevoli, hanno reso necessario un intervento nel breve periodo – spiega il dott. Vinicio Fiorani, primario dell’U.O. di Cardiochirurgia a Salus Hospital nonché responsabile dell’intervento –. Questo genere di tumori è rarissimo e ha la tendenza a crescere, con il rischio di ostruire il flusso sanguigno o di distaccarsi ed embolizzando andare a danneggiare altri organi (come ad esempio il cervello con la grave conseguenza di un ictus). Va dunque asportato".

"Abbiamo deciso di intervenire in maniera mininvasiva – prosegue il dott. Fiorani –, in minitoracotomia (ovvero passando attraverso un piccolo taglio di pochi centimetri sul torace destro e con l’ausilio di una telecamera) salvaguardando strutture importantissime nel cuore. In letteratura risulta un solo caso di emangioma asportato per via mininvasiva (ma di tipo cavernoso), possiamo dunque affermare di essere i primi ad asportare un emangioma di tipo capillare in maniera mininvasiva. Tutto ciò conferma Salus Hospital come un punto di riferimento per interventi al cuore di alta complessità e con metodiche microinvasive e mininvasive che consentono di ridurre il trauma sul paziente sia durante l’intervento che nel recupero post operatorio".

"Un fulmine a ciel sereno"

A seguito di un breve periodo in terapia intensiva, controllato dal dottor Antonello Rago, Giovanni ha svolto 15 giorni di riabilitazione cardiorespiratoria e, con il tempo, potrà tornare a svolgere una vita regolare e persino tornare a giocare a calcio a partire dal prossimo settembre.

"È stato un fulmine a ciel sereno – racconta la madre del ragazzo –. Tutti i dottori, gli infermieri, gli addetti ai servizi sono stati gentilissimi, ci hanno accolti a braccia aperte e ci hanno fatto sentire compresi. Il dott. Fiorani, una persona molto positiva, è stato in grado di rassicurarci sull’intervento e questo ci ha permesso di tornare sereni a casa".

Ad oggi, grazie a speciali esami diagnostici come la risonanza magnetica cardiaca e la Tc cardiaca, è possibile rilevare senza invasività anche anomalie piccole e in posizioni proibitive (come nel caso di Giovanni) allo stadio iniziale della patologia, giusto in tempo per evitare eventuali peggioramenti.

"Dopo l’intervento ho trascorso diverso tempo a casa e lunedì 15 aprile, a meno di un mese dall’intervento, sono tornato a scuola - spiega Giovanni -. È stato un po’ come ricominciare dopo le vacanze estive. Sono felice di riprendere molti aspetti della vita normale e sono stato davvero contento di ritrovare tutto l’appoggio dei compagni di classe e dei professori, che non è mai mancato durante i giorni in cui sono dovuto rimanere a casa. Ora l’obiettivo è tornare più forte di prima anche sui campi da calcio".

Di che tumore si tratta?

L'esame istologico effettuato dopo la rimozione della massa tumorale ha rilevato la rarità e la natura benigna della stessa. La patologia di Giovanni, infatti, consisteva in un emangioma capillare, che considerata anche la posizione in cui è stato rilevata si tratta di un caso quasi unico al mondo.

Gli emangiomi capillari, che possono insorgere a qualunque età sia in forma sintomatica che asintomatica, costituiscono il 2,8-5% dei tumori benigni del cuore, che a sua volta sono il 75% dei tumori cardiaci. Questi ultimi hanno prevalenza autoptica dello 0,002 e lo 0,3%, a dimostrazione della loro rarità.

Pur essendo benigni, gli emangiomi possono ugualmente causare danni o ostruzioni all'efflusso di sangue, arrivando persino a provocare un'embolia. La risonanza magnetica cardiaca risulta essere la soluzione migliore per rilevare il problema, mentre il trattamento più adeguato per la rimozione è quello dell'escissione chirurgica.