ANDREA OLIVA
Cronaca

Allarme aggressioni in ospedale. Una psicologa in Pronto soccorso: "Con lei siamo tutti più sereni"

Un nuovo sevizio al mattino per calmare i pazienti e i famigliari che si scagliano contro gli operatori. Perin: "Con lei riusciamo a riportare la calma e il personale può lavorare con maggiore tranquillità".

Nel 2024 le aggressioni in tutta l’Ausl Romagna ha raggiunto le 517, tra verbali e fisiche. (Foto di repertorio)

Nel 2024 le aggressioni in tutta l’Ausl Romagna ha raggiunto le 517, tra verbali e fisiche. (Foto di repertorio)

Insulti, nervi che saltano e in alcuni casi le aggressioni diventano fisiche. In ospedale, soprattutto al Pronto soccorso, l’emergenza è quotidiana. Nel 2024 il numero di aggressioni in tutta l’Ausl Romagna ha raggiunto le 517, tra verbali e fisiche. Il bacino riminese conta circa un terzo, ma il dato è sottostimato, ammette la dottoressa Tiziana Perin, direttrice del Pronto soccorso. "E’ brutto dirlo, ma le aggressioni verbali sono così frequenti che spesso non vengono più segnalate. Stiamo vivendo una sorta di assuefazione". Un campanello di allarme che squilla forte, ma che vede anche nuovi strumenti per prevenire la rabbia di pazienti e famigliari. Dalla fine dello scorso anno è arrivata in Pronto soccorso all’Infermi una psicologa. E’ un nuovo servizio per cercare di disinnescare quelle situazioni che potrebbero degenerare in aggressioni fisiche.

"La sua presenza ci aiuta a gestire i pazienti più problematici, quelli che perdono la pazienza, agitati e aggressivi – riprende la dottoressa -. Quando vediamo che si sta creando una situazione che potrebbe degenerare, la chiamiamo per riportare la situazione alla normalità. Direi che la sua presenza sta diventando molto importante per tutti noi. Non è semplicemente importante perché riporta i pazienti a un confronto più pacato. Grazie al suo lavoro anche il personale del Pronto soccorso opera in modo più sereno, e questo è fondamentale per tutto il gruppo che opera nel reparto".

La presenza della psicologa, presente al mattino e a volte anche nella prima parte del pomeriggio, diviene importante per evitare che le aggressioni verbali arrivino a diventino fisiche. Nel totale delle segnalazioni presentate dal personale sanitario all’Azienda, in un caso su quattro il paziente o i famigliari sono arrivati alle mani. L’ultimo grave caso all’Infermi si è verificato nel settembre scorso. Un problema per tutto il reparto anche perché un’aggressione fisiche su tre ha conseguenze che portano il medico o l’infermiere a dover stare lontano dal lavoro per diversi giorni. "Avere la psicologa presente è molto importante. Ce ne vorrebbe una in ogni reparto" conclude la dottoressa Perin.

Sull’argomento interviene anche la Cisl Fp Romagna, rimarcando il fatto che "i dati del 2024 confermano situazione preoccupante. Prendiamo atto positivamente di alcune recenti sviluppi che rispondono alle nostre richieste riguardanti la sicurezza degli operatori sanitari. In particolare, apprezziamo l’implementazione degli orari di copertura da parte degli agenti di Polizia di Stato e l’avvio di una campagna regionale di sensibilizzazione contro le aggressioni, una proposta che abbiamo più volte avanzato". Ma per la Cisl serve uno sforzo in più: "Chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto per rivedere le linee guida regionali sulla gestione delle aggressioni, che sono ferme al 2019".

Andrea Oliva