Il gip del tribunale di Rimini ha emesso un decreto di giudizio immediato nei confronti di Marco Arduini, il 45enne di Saludecio che lo scorso agosto era stato arrestato dai carabinieri di Cattolica in quanto accusato di aver picchiato fino a romperle il naso e minacciato di morte la fidanzata appena 19enne con la quale aveva una relazione da poco meno di un anno. Arduini, noto per aver partecipato nel 2018 come corteggiatore al programma televisivo Uomini e Donne Over, si trova al momento agli arresti domiciliari. Il processo si aprirà il 15 novembre prossimo davanti al giudice monocratico.
Il 45enne originario di Roma, difeso dall’avvocato Linda Mastrodomenico, nel corso del primo interrogatorio aveva negato di aver commesso le azioni oggetto della denuncia presentata dalla ex compagna 19enne ai militari dell’Arma, in cui la giovane riferiva di essere stata picchiata con calci, pugni e morsi, oltre alla minaccia di vedersi gettata giù dal balcone e un’aggressione, la più violenta, che avrebbe causato alla 19enne delle contusioni e ferite giudicate guaribili dai medici di Pronto soccorso in sette giorni. Arduini dal canto suo ha riferito di essersi limitato unicamente ad afferrarla con forza per le braccia durante un’accesa discussione scoppiata per motivi sentimentali.
Nel 2018 Arduini era balzato sotto i riflettori grazie ad una sua partecipazione nel parterre maschile del Trono Over, versione di ‘Uomini e donne’ dedicata agli over 35. Quella breve comparsata tra le file dei corteggiatori della trasmissione, gli aveva fatto guadagnare una certa popolarità. La relazione con la nuova fiamma, di 26 anni più giovane di lui, era cominciata circa dodici mesi prima dell’inizio dell’indagine. Entrambi lavorano nello stesso albergo e proprio qui sarebbero avvenuti alcuni dei maltrattamenti oggetto di denuncia. A trovare il coraggio di parlare era stata un’amica della 19enne, che si è presentata dai carabinieri dicendosi preoccupata per la relazione tossica che stava vivendo la ragazza. "Il suo fidanzato le mette le mani addosso", aveva raccontato in quell’occasione ai militari dell’Arma. Tempo qualche giorno, e anche la 19enne aveva deciso a sua volta di bussare alla porta della caserma per formalizzare una denuncia. Scoppiando in lacrime, aveva iniziato a descrivere le presunte vessazioni e aggressioni a cui l’ex l’aveva sottoposta nelle ultime settimane. Schiaffi, pugni, calci e - stando al suo racconto - persino morsi sul viso che le avrebbero causato vistosi ematomi che lei si sarebbe sforzata di coprire con il fondotinta.