DONATELLA FILIPPI
Cronaca

Cinghiali, stop alla caccia in braccata. Apas: "Pratica crudele e pericolosa"

Dopo l’episodio del proiettile finito nel salotto di un’abitazione, il Consiglio approva un’Istanza d’Arengo

Stop alla caccia in braccata al cinghiale: il via libera è arrivato in Consiglio

Stop alla caccia in braccata al cinghiale: il via libera è arrivato in Consiglio

Stop alla caccia in braccata al cinghiale. Il via libera è arrivato in Consiglio grande e generale con l’approvazione di una delle tante Istanze D’Arengo al vaglio sul tema della caccia. Tema d’attualità sul Titano da tempo, ma soprattutto dopo l’episodio del proiettile contro una casa a Domagnano nel mese di gennaio scorso proprio durante una battuta straordinaria. Da lì prende spunto l’Istanza d’Arengo presentata da un gruppo di cittadini, esattamente la numero 10, nella quale si richiedeva la messa al bando della braccata al cinghiale. Istanza che ha generato il dibattito più acceso ed è stata approvata con 29 voti favorevoli contro 6 contrari, nonostante il parere contrario del governo che ha difeso la braccata come "strumento operativo essenziale" per il contenimento dei cinghiali. In molti hanno citato l’episodio del mese di gennaio scorso nel quale era coinvolto anche il segretario di Stato al Turismo, Pedini Amati. In aula il Segretario ha definito l’organizzazione di quella braccata "esempio di come un paese incivile organizza le politiche venatorie" assicurando che "non avverrà mai più con questo governo una simile situazione".

Tomaso Rossini (Psd) ha criticato la braccata come un metodo non idoneo al contenimento, considerandola una pratica crudele e priva di rispetto per l’animale: "La braccata non è il modo giusto per contenere il numero di cinghiali". Matteo Zeppa (Rete) ha sostenuto che l’incidente non fosse "sfortuna, ma un pericolo in una zona abitata". Lo stop ha chiaramente soddisfatto l’Apas. "Quell’Istanza – dicono dall’Associazione protezione animali – non l’abbiamo promossa noi, ma alcuni cittadini, che evidentemente sono rimasti scioccati da quanto accaduto lo scorso 19 gennaio a Domagnano, nella vergognosa braccata, in cui i partecipanti hanno ostentato fra urla e risa i cadaveri di una trentina di animali barbaramente trucidati. E nella quale addirittura alcuni proiettili hanno raggiunto e oltrepassato le finestre di un’abitazione. Naturalmente ai cittadini promotori di dell’Istanza va il plauso e completo riconoscimento da parte nostra".

Dicevamo che il tema della caccia ha dominato gran parte della discussione, evidenziando spaccature bipartisan. L’Istanza d’Arengo che chiedeva di non considerare più la caccia uno sport e di escludere la Federazione sammarinese della caccia dal Cons, è stata respinta con 11 voti favorevoli e 29 contrari. Le Istanze numero 8 e 23, che chiedevano rispettivamente di escludere la Federazione sammarinese della caccia e le associazioni animaliste e ambientaliste dalla definizione del calendario venatorio, sono state entrambe respinte su indicazione del governo.