Nei primi nove mesi dell’anno i passeggeri transitati per l’aeroporto Federico Fellini di Rimini sono aumentati del 12% rispetto all’anno precedente. Il totale arriva a 276mila passeggeri, numeri comunque lontani da quelli che lo scalo a Miramare riusciva a fare in altre epoche, ma su questo Airiminum, la società privata di gestione, fissa subito i paletti. "Escludendo il traffico russo e ucraino, con riferimento agli ‘altri mercati’ e ai primi nove mesi dell’anno, si tratta del terzo risultato di tutti i tempi per l’aeroporto di Rimini, una posizione che si andrà a consolidare a fine anno". In altri termini senza la guerra in Ucraina che ha annullato il principale bacino di passeggeri in arrivo in Riviera al Fellini, oggi staremmo parlando di risultati storici. Ed invece il lavoro da fare non manca di certo, come hanno testimoniato nei mesi scorsi le prese di posizione del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad che ha auspicato una riorganizzazione complessiva dei voli su base regionale per ‘scaricare’ il Marconi di Bologna e utilizzare maggiormente gli alti scali regionali.
Tornando ai dati del Fellini, Airiminum sottolinea l’alto indice di riempimento dei voli, ben l’87,1%. Non un risultato da poco visto che un anno fa, con un indice dell’88%, lo scalo riminese si era piazzato al terzo posto in Italia dopo Roma Ciampino con il 90% e l’aeroporto di Trapani al 92%.
Con l’azzeramento dei collegamenti con la Russia e l’Ucraina, le nuove mete più gettonate sono Tirana con 47mila passeggeri, mentre in Italia c’è Cagliari con 40mila passeggeri. Seguono Palermo con 36mila passeggeri, Budapest con 28mila, Kaunas con 27mila e Londra con 23mila. Se invece si guarda al mese di settembre, i voli per Londra hanno interessato 5.600 passeggeri sfiorando le principali destinazioni: Cagliari (5.800) e Palermo (5.700). Ed è proprio Palermo la rotta con il più alto indice di riempimento, ben il 93,8%, il che lascia ben pochi posti liberi sugli aerei in partenza o in arrivo dalla Sicilia. Il principale vettore rimane Ryanair che copre il 76% dei voli, a seguire Wizzair con il 18%. Questi sono i numeri, in attesa che le rotte possano aumentare come anche il traffico aereo straniero in arrivo sulla Riviera che ad oggi copre il 72% di quello totale. Ma la sensazione è che, oltre agli investimenti, alla maggiore partecipazione dei privati nel rilancio del Fellini e la ricerca di nuove rotte nel bacino europeo, parte della sfida la si giocherà in ambito politico regionale.
Andrea Oliva