REDAZIONE RIMINI

La figlia di Pierina: "Adesso parlo io: chi ha ucciso mamma è solo un vigliacco"

Chiara Saponi rompe il silenzio a quasi un anno dall’omicidio "Mi fa soffrire chi parla male di lei, chi le dà della pettegola". Il fratello Giacomo: "Noi abbiamo sempre creduto nella giustizia".

Pierina Paganelli con la figlia Chiara Saponi

Pierina Paganelli con la figlia Chiara Saponi

"Voglio che la persona che ha tolto la luce dagli occhi di mia madre ne risponda alla Giustizia. Ha agito come un vigliacco aggredendo al buio una donna anziana che non ha potuto difendersi". Non usa parole banali per rompere il lungo silenzio la figlia di Pierina Paganelli, Chiara Saponi. E lo fa, rivolgendosi all’Ansa, dopo che insieme al fratello Giacomo e Giuliano per quasi un anno da dopo l’assassinio della madre hanno serbato il più granitico silenzio mentre tutt’attorno alla loro famiglia imperversava la tempesta, mediatica e non solo.

"Quello che mi fa più soffrire – dice Chiara – è quando parlano male di nostra madre che non si può più difendere". "Non parlate male di mia mamma – continua la figlia di Pierina riferendosi alle persone a vario titolo coinvolte nell’inchiesta sull’omicidio – è una stretta al cuore ancora più forte". Dal 16 luglio, per l’assassinio della ex infermiera 78enne è in carcere come unico indagato Louis Dassilva, senegalese di 34 anni, vicino di casa della vittima, legato sentimentalmente alla nuora di questa, Manuela Bianchi. Relazione sentimentale alla base del movente che – secondo gli investigatori della squadra mobile e il pm Daniele Paci – avrebbe armato la mano del killer: innamorato a tal punto della nuora da voler eliminare la suocera che era vista come un ostacolo a quel legame. "Mi domando a questo punto – dice ancora Chiara Saponi – se si può arrivare ad uccidere una donna di quasi 80 anni, una signora che si preoccupava per il figlio e per come andava in famiglia? Mia mamma era una donna a cui piaceva mettere le cose in chiaro, nel senso che a lei non bastava sentire una sola campana come per la maggior parte delle persone. Quando c’era un problema lei voleva sentire le due versioni, poi se c’era qualcosa lo faceva altrimenti diceva ’ok fate voi’. Falla passare come una pettegola, come un’impicciona nella vita di coppia dei figli è ingiusto".

Fino a questo momento, sia Chiara Saponi che il fratello Giacomo non sono voluti intervenire pubblicamente sui quotidiani o in tv "e siamo così apparsi a molti – continua – come i fratelli indifferenti. Li abbiamo sentiti i commenti del tipo ma ‘chissà perché non parlano cosa hanno da nascondere, se parliamo ci dicono eccoli ‘adesso prendono in giro anche loro’, se mostriamo il nostro dolore, sembriamo esagerati, se non lo facciamo e stiamo zitti ci dicono che non abbiamo cuore. Insomma come facciamo facciamo male, ma noi siamo le vittime di tutta questa vicenda che ci ha tolto la mamma in maniera crudele". "Gli investigatori e la Procura in questi mesi hanno lavorato senza sosta, senza fiato, a testa basta fin da subito. E per noi figli è stato importante saperlo", è invece il commento dell’altro figlio di Pierina, Giacomo, nell’aggiungere poi che: "Noi eravamo molto fiduciosi nella giustizia sin da subito".