Morbillo Rimini, 600 persone sotto osservazione

Sono 17 i pazienti contagiati, corsa contro il tempo per evitare l'epidemia

Per chi è venuto in contatto con un ammalato il consiglio è: vaccinatevi

Per chi è venuto in contatto con un ammalato il consiglio è: vaccinatevi

Rimini, 8 febbraio 2019 - L'allerta morbillo resta alta nel Riminese, dopo i 17 casi registrati nell’ultimo mese e mezzo. Una delle persone che ha contratto la malattia è ancora ricoverata, ma non è in gravi condizioni. Ma la priorità più importante adesso è evitare l’epidemia. Molti dei malati sono studenti delle scuole superiori. Per questo l’Ausl, fin dai primi casi conclamati, sta chiamando tutti coloro che sono stati a contatto con i soggetti contagiati, per verificare il loro stato di salute e per invitare a vaccinarsi. Sono circa 600 le persone sotto osservazione fin qui.

«E’ un lavoro che sta richiedendo grandissimi sforzi – spiega Francesco Toni, il direttore del dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Ausl a Rimini – Perché si tratta di contattare, uno a uno, coloro che hanno avuto contatti con i malati e sono pertanto a rischio contagio». Un lavoro immane, perché per alcuni casi «l’indagine epidemiologica coinvolge moltissime persone. Abbiamo tra i malati uno studente di una scuola superiore che svolge numerose attività al di fuori dell’orario scolastico, compreso un’attività sportiva. Pertanto abbiamo dovuto contattare non solo i familiari, i compagni di classe e gli amici più stretti, ma anche i ragazzi del centro sportivo e altri, per un totale di oltre 100 persone».

La media dei riminesi contattati per ogni caso di morbillo è di almeno 30 o 40. In totale, «sono state quasi 600 le persone che abbiamo chiamato in queste settimane, perché ritenute a rischio contagio. A tutti – spiega ancora Toni – chiediamo se hanno avuto il morbillo in passato o se si sono comunque vaccinati. A chi non ricorda o non è in grado di verificare, il nostro invito è di fare subito un prelievo per accertare la propria posizione». Per chi non ha mai preso il morbillo e non è ancora vaccinato, «il consiglio che diamo è di vaccinarsi subito. La vaccinazione è utile anche nel caso in cui il contagio è già avvenuto: attenua gli effetti del morbillo. Purtroppo non tutti quelli da noi contattati hanno accettato di sottoporsi al vaccino».

SCHEDA Morbillo, sintomi e trasmissione

Il morbillo si manifesta con sintomi iniziali che includono febbre alta (spesso superiore a 40), tosse, rinite. Due o tre giorni dopo l’inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all’interno della bocca e poi diffondersi sul volto e il resto del corpo. Questi ultimi sintomi si evidenziano fra i 10 e i 12 giorni dopo essere stati esposti a una persona già infetta e si protraggono per una settimana almeno.

I tanti casi di morbillo nel Riminese sono arrivati anche in Parlamento, con l’interrogazione del deputato Pd Marco Di Maio. «Secondo quanto si è appreso da Ausl, alcune persone infette non si erano sottoposte al vaccino (come nel caso del bambino al Ceis, ndr). Quello che è accaduto a Rimini non è un caso, rappresenta la probabile conseguenza del diffondersi della filosofia novax».

Ecco perché il parlamentare, dopo i casi nel Riminese «che destano preoccupazione», chiede al ministro della Salute Giulia Grillo «un piano nazionale urgente per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sul tema vaccini. Il ministro scelga di stare dalla parte della scienza e del progresso, e non da quella degli stregoni». Il caso è diventato internazionale... Tanto che da San Marino l’Istituto per la sicurezza sociale tiene a precisare che «i 16 studenti sammarinesi che frequentano le scuole dove si sono verificati i focolai di morbillo sono vaccinati».