Omicidio Riccione, nonna uccisa per una brioche. Aveva negato un euro al nipote

L’autopsia rivela: si è accanito contro la donna, spaccandole il cranio. Oggi l’interrogatorio davanti al gip

Nella foto piccola la vittima

Nella foto piccola la vittima

Riccione, 10 gennaio 2020 - Le ha fracassato il cranio oltre ad averle fatto quasi esplodere un occhio. L’autopsia, compiuta ieri dall’anatomo patologo, Loredana Buscemi, ha dato i primi responsi: Rosa Santucci, la donna di 88 anni trovata morta in casa, a Riccione, il 7 mattina e del cui omicidio è stato accusato il nipote Alessio, presentava diverse fratture al cranio oltre che al naso.

Alessio, da tempo in cura all’Ausl, si sarebbe accanito sulla nonna anche mentre era a terra. Non si sa se l’abbia colpita con qualche oggetto durante il diverbio e poi anche mentre giaceva sul pavimento. Una violenza provocata, sempre stando ai primi responsi investigativi, dall’atteggiamento della nonna che, non solo lo aveva invitato a prendere le medicine, ma si era anche rifiutata di consegnargli un euro per acquistare una brioche al bar. E la rabbia è esplosa, all’improvviso, in Alessio, 42 anni, da 20 in cura per una schizofrenia che lo ha reso invalido civile al 100% con tanto di pensione di accompagnamento da 298 euro.

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Ogni giorno suo padre gli dava cinque euro per comprare le sigarette e quando finivano, lui riusciva, però, a procurarsele correndo da una zia che aveva una tabaccheria a Riccione. Fino a martedì mattina Alessio era stato un paziente psichiatrico che non aveva manifestato comportamenti violenti. Soprattutto verso la nonna materna con la quale aveva scelto di vivere, nell’appartamento sottostante a quello dei genitori.

Martedì mattina però è scattato qualcosa nel quarantaduenne: la sera prima era uscito ed era rientrato nell’appartamento senza farsi notare, proprio per evitare di assumere i farmaci che gli erano stati prescritti per tenere a bada la sua forma di schizofrenia. Farmaci però che lui ulteriormente rifiutava perché, a suo dire, gli avrebbero limitato alcune funzioni.

"Non mi fanno più sentire un uomo", avrebbe detto. Così aveva trascorso la notte senza dormire, a fumare una sigaretta dietro l’altra nell’abitazione della nonna, lasciandola in disordine. E al mattino questo suo comportamento aveva fatto risentire l’anziana che l’aveva aspramente rimproverato. Da qui la lite furibonda con il terribile epilogo. Rosa Santucci ha tentato di difendersi fino alla fine, graffiando il suo assalitore.

"Era aggressiva", si era giustificato Alessio subito quando aveva raccontato di un gioco finito male con la nonna. Ma non era stato creduto. Per lui, che deve rispondere di omicidio aggravato dai futili motivi e dal grado di parentela con la vittima, il pm Luca Bertuzzi ha già chiesto che venga disposta la perizia psichiatrica. Da una prima visita effettuata subito dopo l’arresto, l’uomo sarebbe affetto da a ’psicosi cronica a prevalenza espressione disorganizzata’, patologia più grave della schizofrenia. Oggi comparirà davanti al gip per l’interrogatorio.