Riccione, retata anti baby gang. Chi sono i vandali

Raffica di arresti dopo la devastazione del weekend: nella rete una decina di ragazzi nordafricani. Vandali e rapinatori in trasferta, in particolare dalla Lombardia. Aggrediscono i turisti per cellulari e soldi

L’annuncio su Tik Tok della baby gang e un ragazzo durante gli atti di vandalismo

L’annuncio su Tik Tok della baby gang e un ragazzo durante gli atti di vandalismo

Riccione (Rimini), 24 agosto 2021 - Molti genitori riccionesi hanno vietato ai loro di figli di uscire il venerdì o il sabato sera. "Non mi fido a mandarli in giro al Marano in viale Dante. Non con l’aria che tira adesso". A non fare dormire sonni tranquilli alle famiglie di Riccione, ma anche a bagnini, negozianti, albergatori, sono loro, le baby gang. Bande di giovani e giovanissimi, età compresa tra i 16 e i 25 anni, che ogni weekend si riversano in Riviera dall’hinterland milanese o dalle province del Nord Italia, Lecco, Como, Brescia, Biella.

Il punto Notte di follia a Riccione, il barista: "Macché marocchini, questi sono italiani"

Il focus Vandali Riccione, il trapper BabyGang: "E' colpa di chi chiude i locali" - Il rapper Baby Gang si difende, ma arriva il foglio di via

Quasi tutti sono italiani di seconda generazione e hanno, nella maggior parte dei casi, origine marocchina, ma anche tunisina, egiziana, senegalese, ivoriana. Arrivano alla stazione e poi si riversano nelle strade della Perla Verde, negli stabilimenti balneari e nei locali della movida. Accerchiano i turisti, li schiaffeggiano e li minacciano con coltelli e cocci di bottiglia per farsi consegnare portafogli, smartphone, scarpe, collanine.

Non si fanno scrupoli e in più di un’occasione hanno aggredito anche gli steward dei locali e i portieri di notte degli hotel.

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L’annuncio su Tik Tok della baby gang e un ragazzo durante gli atti di vandalismo
L’annuncio su Tik Tok della baby gang e un ragazzo durante gli atti di vandalismo

Tik Tok è il loro mezzo di comunicazione preferito. La celebre App è diventata il canale attraverso cui darsi appuntamento per poi andare a devastare gli ombrelloni, tirare bottiglie contro i vetri degli alberghi, fare a cazzotti. "Riccione è quella città italiana che ogni sabato viene occupata dai marocchini" scrive un utente della piattaforma. Quando non sono in vena di furti o rapine, si abbandonano al vandalismo. È quello che è accaduto sabato scorso, quando decine e decine di giovanissimi hanno attraversato la città saltando sulle macchine, spaccando finestrini e ribaltando bidoni.

Una scorribanda che ha visto protagonisti i fan di BabyGang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, il rapper di origine nordafricana che su Instagram appare in posa con pistole e passamontagna che l’altra notte si sarebbe dovuto esibire al Byblos. Il suo concerto è stato annullato e così il pubblico, deluso, ha pensato bene di sfogarsi in questo modo.

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I carabinieri della compagnia di Riccione si fanno in quattro per prevenire e contrastare i reati e non passa notte senza qualche denuncia o arresto. Quattro quelli eseguiti nella notte tra domenica e lunedì, che si aggiungono ai 6 di Rimini. Sgominate due baby gang composte da giovani marocchini, provenienti rispettivamente da Lecco e Biella. Una di queste, armata di coltelli, aveva appena ripulito due turisti brianzoli in spiaggia, ma è stata identificata e bloccata poco dopo. L’altra invece aveva aggredito una coppia di 17enni per rubare smartphone e soldi.

La situazione, nella Perla Verde, resta delicata, tanto che il sindaco Renata Tosi, che pure ha emesso una ordinanza che vieta il consumo di alcol per strada, ha chiesto un incontro urgente con prefetto e questore sollecitando l’intervento dell’esercito.