NIVES CONCOLINO
Cronaca

Claudio Cecchetto: "Riccione è il laboratorio dei miei successi"

Il docufilm People from Cecchetto, il 20 dicembre su Rai Uno, ripercorre la carriera del produttore discografico: "Orgoglioso di questo progetto"

"Riccione è il laboratorio dei miei successi"

"Riccione è il laboratorio dei miei successi"

Riccione, 19 dicembre 2023 – Un puzzle di racconti, considerazioni, aneddoti e amarcord ricostruisce il profilo di Claudio Cecchetto. Accadrà domani alle 21,30 su Rai Uno con la messa in onda di People from Cecchetto. A tracciare l’identikit del poliedrico e straordinario talent scout saranno numerosi personaggi da lui lanciati come Fiorello, Jovanotti, Amadeus, Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti.

Domani la vedremo sulla Rai.

"È un progetto che mi è stato proposto dalla Lotus, che si è ispirata al mio libro acquisendone poi i diritti. Il docufilm dedicato a me (un secondo è su Lucio Battisti) era destinato alle piattaforme digitali, ma è poi accaduto l’inimmaginabile. Visto il lungometraggio, la Rai ha voluto tenerlo per sé, per poi mandarlo in onda in prima serata. Questo mi ha riempito di gioia, anche per l’importante contenuto. Ci sono infatti i contributi dei personaggi tuttora protagonisti delle trasmissioni di punta Rai e Mediaset come Jovanotti, Fiorello, Sabrina Salerno, Amadeus, Jerry Scotti e altri, raccontano il nostro incontro e cosa abbiamo fatto insieme. C’è poi la mia parte".

Cos’altro?

"Ci sono anche delle riprese inedite, personali, girate con la telecamerina quando eravamo a Ibiza, e alcuni fuori onda registrati da mia moglie Mapi. Poi qualcosa di Un disco per l’estate, il primo provino per Disco Ring in Rai, dove ho fatto la prima apparizione a 27 anni, infine Sanremo. Il docufilm, che dura un’ora e quaranta minuti, si conclude col saluto dei miei figli, Leo e Jody".

Riccione quanto ha inciso in questa sua carriera?

"Riccione e Milano sono state le mie due città laboratorio, dove sono riuscito a far esprimere i talenti che poi ho prodotto. Mi hanno dato modo di fare le cose che poi sono diventate argomento di questo docufilm".

Non si è mai staccato da Riccione?

"Come ho sempre detto, sono arrivato qui nel 1979, da subito ho intuito che sarebbe stato l’amore della mia vita, la mia città. Qui ho anche presentato Un Disco per l’estate e ideato Il balcone per l’estate in viale Ceccarini. Riccione deve ritornare a essere quello che era allora".

Con il suo contributo?

"Non dipende da me, ma dall’amministrazione comunale, l’invito dell’Angelini è anche il risultato del mio pensiero civico. Hanno capito che quando mi sono candidato pensavo non a un partito o fede politica, ma alla città. Spero che il pensiero dell’essere civico si propaghi in tutti i Paesi. Occorre collaborare. Sono contento di essere in Visit Romagna, perché ho visto che c’è voglia di promuovere la Regione, la costa, lasciando da parte i campanilismi dei tempi dei feudatari. È ora dell’unione che fa la forza e di capire che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per far sì che la Romagna torni a essere la dance valley di sempre. Ce la faremo, perché è nel Dna romagnolo".