LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Riminese stuprata in Salento, caccia ai video dell’orrore

Sequestrati i cellulari dei 4 ragazzi accusati di aver violentato una 25 anni che era in vacanza insieme alle amiche. I carabinieri cercano messaggi ed eventuali filmati della serata

Sulla vicenda indagano i carabinieri (foto di repertorio). Sullo sfondo, Marina di Mancaversa, dove la vittima alloggiava

Sulla vicenda indagano i carabinieri (foto di repertorio). Sullo sfondo, Marina di Mancaversa, dove la vittima alloggiava

Rimini, 14 giugno 2025 – Li hanno rintracciati. E i loro nomi – i nomi di quattro ragazzi tra i 22 e i 23 anni, tutti residenti nel Salento, tra Taurisano e Melissano – sono ora iscritti nel registro degli indagati per un brutto episodio di violenza sessuale di gruppo ai danni di una riminese di 25 anni, andata in vacanza insieme a tre amiche in Puglia. Un soggiorno che, purtroppo, si è trasformato nel peggiore degli incubi. I fatti, sui quali sono in corso le indagini dei carabinieri, risalirebbero alla notte tra mercoledì e giovedì a Marina di Mancaversa, località balneare sullo Ionio salentino, frazione di Taviano (in provincia di Lecce). Proprio qui la giovane riminese e tre sue amiche avevano preso una casa in affitto per trascorrere una vacanza. Le quattro, tutte tra i 23 e i 25 anni, dopo aver conosciuto in un bar di Gallipoli quattro ragazzi del posto li avrebbero invitati a casa. Una volta nell’appartamento, una delle quattro ragazze avrebbe deciso di uscire per appartarsi con uno dei ragazzi, ma sarebbe stata poco dopo sorpresa dagli altri giovani – almeno due – del gruppo e abusata. Il ragazzo con il quale la 25enne si era inizialmente appartata, stando a quanto emerso, non sarebbe intervenuto per fermare gli amici. Individuato e denunicato anche il quarto componente del branco, che in un primo momento si ipotizzava non avesse partecipato alle violenze.

La giovane sarebbe riuscita a liberarsi e a rientrare a casa. Dopo essersi confidata con le amiche, ha deciso di andare in l’ospedale. Sottoposta ad una visita ginecologica, i medici avrebbero confermato i ripetuti abusi subiti evidenziando anche la violenza con i quali sarebbero stati consumati. I quattro ragazzi al momento non risultano in stato di fermo e non sono stati ancora ascoltati dal magistrato di turno. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno sequestrato i cellulari delle persone coinvolte nella vicenda: quelli dei quattro giovani e della 25enne riminese. Gli investigatori stanno ora setacciando gli smartphone, alla ricerca di messaggi che documenterebbero lo svolgimento della serata, ma anche di eventuali video. Non si esclude, infatti, uno scenario ancora più inquietante: ovvero che gli abusi possano essere stati ripresi. Ipotesi non confermata e che gli inquirenti stanno cercando di verificare, scandagliando attentamente i dispositivi elettronici e le chat di Whatsapp. Si cercano anche eventuali filmati realizzati nelle ore precedenti, che testimonierebbero l’incontro delle due comitive e potrebbero aiutare gli inquirenti a fare luce sulla vicenda. Allo stesso modo, sarà importante attendere l’esito degli esami tossicologici, svolti sia sulla riminese che sui quattro giovani pugliesi. Un risultato positivo ad alcol e droghe potrebbe aggravare la posizione di questi ultimi. I giovani, dal canto loro, avrebbero già fornito ai carabinieri una versione parziale dei fatti, sostenendo che il rapporto fosse consenziente.

Ancora sotto choc la 25enne, i cui ricordi sono frammentari e confusi. È stata visitata all’ospedale di Gallipoli, dove i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con un’aggressione sessuale ripetuta. Nelle scorse ore, ha deciso di tornare in anticipo a Rimini.