Manuel Spadazzi
Cronaca

Tutti al mare nel fine settimana "Sarà difficile fare arrivare i clienti"

La stagione balneare comincia domani, ma gli operatori ancora non sono pronti per ricevere i turisti Ruspe per spianare l’arenile, cantieri sul lungomare. Raggiungere la spiaggia è, in certi casi, un’odissea

La stagione balneare può partire già domani. Così ha deciso la Regione, anticipando di un paio di giorni l’avvio. Ma a Rimini saranno pochissimi gli stabilimenti in grado di riaprire nel weekend. In gran parte dei bagni i lavori, ripresi solo il 4 maggio (prima erano vietati, per le misure anti-contagio) sono indietro di due o tre settimane. Ci sono ancora le ruspe al lavoro per spianare l’arenile e togliere le dune. Per non parlare delle zone dove sono in corso i lavori di riqualificazione del lungomare. In alcuni tratti di Torre Pedrera e Viserba ancora oggi raggiungere la spiaggia è impossibile: non ci sono corridoi né accessi. "Noi proveremo ad aprire già nel weekend – auspica Stefano Lappi del bagno Bélaburdéla di Torre Pedrera– ma il problema sarà come far arrivare i clienti. Se non fanno dei corridoi temporanei, la gente cosa deve fare: spostare le transenne?". A Marina centro, nel tratto tra i piazzali Fellini e Kennedy, il problema è lo stesso. "I lavori del lungomare sono in forte ritardo – allarga le braccia Stefano Mazzotti Non c’è accesso, con il lungomare in queste condizioni chi verrà in spiaggia? La stagione parte già malissimo per l’emergenza Covid, anche se qualche prenotazione per fortuna è arrivata"

Andrea Gnassi l’ha ammesso lunedì: prima del 20 giugno il lungomare, a Marina centro, non potrà riaprire a causa dei ritardi (dovuti all’epidemia) nella consegna dei materiali per la nuova pavimentazione. Confesercenti, che ha tra i suoi iscritti molti degli stabilimenti balneari tra i piazzali Fellini e Kennedy, teme che la riapertura slitti addirittura all’inizio di luglio. Per questo ha inviato una dura lettera, al sindaco e all’assessore Sadegholvaad, chiedendo un incontro urgente per trovare le soluzioni. I ritardi dei cantieri riguardano solo alcune zone di Rimini, ma per tutti i bagnini il problema è un altro: alla vigilia della stagione la spiaggia è ancora un cantiere e per di più fino a ieri gli operatori ancora non sapevano a quale distanza piantare gli ombrelloni. "Noi ce la stiamo mettendo tutta – dicono dal bagno 14 Adam e Isaac Zoffoli – ma come si fa ad aprire? E’ impossibile: servirà almeno un’altra settimana". "Abbiamo spianato la spiaggia per piantare gli ombrelloni due settimane fa – aggiunge Mirco Ramilli del bagno 10 – ma non abbiamo messo giù un solo paletto perché le regole non erano chiare... La Regione ha dato una misura, il governo un’altra, il Comune un’altra ancora".

Morale della favola: domani, se va bene, sarà aperto un stabilimento su 10. "Tanti di noi resteranno chiusi – conerma Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini di Rimini sud – perché non sono nelle condizioni di aprire, e quindi non daranno nemmeno un lettino. Siamo indietro con i lavori, in molti bagni mancano la cartellonistica e i dispositivi di sicurezza. Se si apre senza rispettare le regole, si rischia una sanzione da 4mila euro e la sospensione dell’attività. Non possiamo rovinarci solo per dare qualche lettino all’amico o al cliente affezionato".