Gianni Morandi apre il tour a Rimini: qui è stato bagnino, calciatore e maratoneta

Diciannove anni fa festeggiava 60 anni proprio qui con uno show, come attore nel 1988 fu il protagonista di "Diventerò papà". Nel 1997 si ruppe un braccio giocando a pallone allo stadio

Morandi inizia il tour 'Go Gianni Go'

Morandi inizia il tour 'Go Gianni Go'

Rimini, 10 marzo 2023 – Diciannove anni fa, Gianni Morandi festeggiava i suoi 60 anni all’Rds stadium di Rimini, con una diretta su Canale 5. Oggi, sempre all’Rds stadium, apre il suo nuovo tour "Go Gianni Go". Il tempo per lui sembra non passare mai. Nel dicembre del 2004, per quello show firmato da Bibi Ballandi, sul palco anche Paola Cortellesi, Enzo Iacchetti, Dario Ballantini, Tiziano Ferro, parenti, colleghi e amici.

Lungo , lunghissimo il legame tra Gianni Morandi e Rimini. Dai numerosi concerti, alle tappe del Cantagiro, a quando nel 1968 con la moglie Laura Efrikian passeggiava sulla spiaggia in estate, fino ai film per la televisione. E a proposito di tv, nel 1988 Morandi, stanco di ruoli sempre positivi, cambiava rotta e interpretava un "mascalzone", un uomo in crisi, nella serie televisiva targata Rai, "Diventerò padre". Era la storia di un bagnino di Rimini, Eros Magrini, che si era trasformato in imprenditore, diventato ricco. Entrato in quella fascia sociale a rischio, in cui il ricatto, l’estorsione, erano eventualità non sempre remote. Ed era quello che era capitato al nostro protagonista che si era innamorato di una bella francese, con la quale pensava di sposarsi, quando un bel giorno nella sua vita è piombata Birgitte, una ragazza tedesca per affidargli suo figlio di dieci anni, sostenendo di esser certa che lui ne fosse il padre.

Una sorta di "Attrazione fatale" con meno sesso e più buoni sentimenti, meno follia nevrotica da dirigenti di Manhattan e più balordaggine criminale da Rimini in vacanza. Morandi, fino a quel momento emblema della bontà e della fortuna nazionale, si trasformava in un mascalzone dal cuore arido, sia pure alla fine¬ pentito. Nel cast anche Massimo Dapporto e Simona Cavallari.

Ma Gianni Morandi, grande appassionato di calcio, Rimini se la ricorda bene anche per un episodio poco piacevole. Nel novembre del 1997 si fratturò infatti un braccio giocando a pallone. Colpa di un tackle troppo deciso o di un dribbling azzardato, fatto sta che nel corso di una partita amichevole, il cantante bolognese cadde rovinosamente, rompendosi il braccio sinistro. Frattura dell’ulna, diagnosticarono i medici dell’ospedale Infermi di Rimini, prima di immobilizzargli l’arto ferito con un bendaggio rigido. Se l’è cavata in una sessantina di giorni.

L’incidente avvenne sul manto erboso dello stadio comunale, teatro della sfida calcistica fra una troupe cinematografica della Fininvest (in quei giorni a Rimini per girare il film-tv per Canale 5 "Quasi una figlia", che aveva proprio in Gianni Morandi e nella figlia Marianna i principali protagonisti), e una rappresentativa del Consiglio comunale riminese. Incidente di gioco, quindi. Del tutto fortuito, secondo alcuni. Evitabile, per altri.

E dopo il calcio, dove si è sempre distinto anche nella Nazionale cantanti, arrivò la maratona. Il cantante di Monghidoro si era dato un obiettivo impegnativo: partecipare alla famosa maratona di New York. Per provare la sua tenuta fisica sulle lunghe distanze partecipò nel maggio del 1998 alla "Strarimini", una mezza maratona di 21 km, percorso che Morandi coprì in 1 ora e 53 minuti, piazzandosi al 386° posto. Go Gianni Go, la corsa continua.