Promossi studenti che spararono a prof: ispettori del Ministero a Rovigo

I funzionari hanno raccolto tutta la documentazione relativa allo scrutinio e hanno interrogato gli insegnanti del consiglio di classe e la dirigente, Isabella Sgarbi. L’accertamento disposto da Valditara, che vuole una “relazione dettagliata”

Un fotogramma estrapolato dal video choc

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Rovigo, 24 giugno 2023 – Non si placano le polemiche per la promozione di due dei tre studenti dell'Istituto tecnico Viola Marchesini, ritenuti responsabili di aver sparato con una pistola con proiettili in gomma verso la docente Maria Luisa Finatti, col rischio di colpirla in un occhio, filmando la scena col cellulare e postandola poi sui social.

Ispezione a Rovigo

Nelle scorse ore sono giunti dal Ministero dell’Istruzione di Roma gli ispettori per capire, attraverso colloquio con la dirigente e i docenti le motivazioni che hanno portato alla promozione dei due studenti.

Si presume che al centro dell’attenzione e degli approfondimenti degli ispettori del Ministero dell’Istruzione, infatti, ci siano le motivazioni che hanno portato al nove in condotta, e dunque alla promozione sulla base del rendimento, dei due studenti.

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Il Ministro all'Istruzione e al merito, Giuseppe Valditara, di fatto anticipando l’invio degli ispettori all’istituto rodigino, aveva fatto sapere in una nota che "l’amministrazione ha disposto un accertamento ispettivo per verificare la corretta applicazione della normativa di riferimento”. 

"Rispetto l'autonomia di ogni scuola - aveva commentato il Ministro - tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”.

Sospensioni di 5 e 2 giorni

Le sospensioni per i tre alunni erano scattate dal 7 novembre scorso, cinque giorni per l'alunno che aveva sparato materialmente e per quello che aveva ripreso la scena dell'insegnante, colpita una volta alla testa e un'altra all'occhio. Due giorni invece per il proprietario della pistola, che l'avrebbe portata a scuola lasciandola usare e poi l'aveva nascosta. Gli scrutini in quella classe hanno stabilito, a distanza di otto mesi dai fatti, due promozioni, di cui una con il nove in condotta, e una bocciatura, per l'alunno che aveva portato a scuola la pistola. Gli ispettori ministeriali, secondo quanto si è appreso, hanno raccolto tutta la documentazione relativa allo scrutinio e hanno interrogato gli insegnanti del consiglio di classe e la dirigente, Isabella Sgarbi.

Promozione dovuta al rendimento”

Da parte sua il provveditore scolastico di Padova-Rovigo, Roberto Natale, aveva già dichiarato nei giorni scorsi, a promozione avvenuta: "Non so in maniera effettiva se i ragazzi siano stati bocciati o meno, ma sono sicuro che, nel caso, la scelta sia dovuta al loro rendimento. Infatti, i provvedimenti presi nei loro confronti per il fatto che li ha coinvolti non hanno mai previsto, da parte della scuola, bocciature o sospensioni basate sul voto in comportamento".

Le scuse di Crosetto

Avevano fatto scalpore, nei giorni scorsi, non appena uscita la notizia della promozione dei due ragazzi ritenuti maggiormente responsabili dell’accaduto, del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Persa un'occasione per educare”. E poi: “Chiedo scusa, da semplice cittadino, a titolo personale, all'insegnante”.

Gli avvocati: copia degli atti

"Quando avremo la conferma formale della promozione - dicono gli avvocati dell'insegnante, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, che hanno fatto richiesta di accesso agli atti -, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate, saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara". 

La decisione di promuovere comunque gli studenti, al massimo ‘scendendo’ solo fino al 9 in condotta, infatti per Maria Luisa Finatti, 61 anni, è suonata come una nuova beffa. La docente aveva dichiarato che si era vista ridurre il numero delle classi e aveva deciso di denunciare l’intera classe per l’accaduto.

La pistola finta, gli spari e il video in rete

Il fatto è accaduto l’11 ottobre scorso all'Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo. Alcuni studenti avevano sparato con una pistola ad aria compressa verso Maria Luisa Finatti, docente di scienze e biologia, la quale è rimasta ferita lievemente alla testa da alcuni pallini di gomma. Tutto questo mentre un altro giovane alunno riprendeva la scena con il cellulare, poi diffuso in rete.