Piena del Po, allerta arancione nel tratto di Goro. Andrea, in barca tra i pontili polesani: “Per ora siamo tranquilli, il fiume è lontano dai livelli del 2000”

La Protezione civile raccomanda la chiusura delle aree golenali. A Pontelagoscuro il livello è +0,69 mentre l’Adige ha raggiunto la fase di stanca

Rovigo, 7 novembre 2023 – Cresce la piena del Po e nei pontili lungo grande fiume alcune barche sono affondate per il vento, mentre sono state chiuse alcune aree comunali. In base all’ultimo bollettino del centro funzionale decentrato della Protezione civile della Regione Veneto, ha confermato la fase di attenzione per criticità idraulica nei principali bacini del territorio. Per il fiume Adige la criticità è al livello giallo, mentre sale alla criticità arancione per il Po di Goro.

La piena del fiume Adige
La piena del fiume Adige

Il livello del Po

Il livello del Po a Pontelagoscuro alla stazione di rilevamento idrometrico ha raggiunto nella mattinata odierna alle 10.30 un +0,69, quindi ancora nella soglia di livello giallo. Sotto osservazione anche il Po, che sta ricevendo nuova acqua dagli affluenti e che è attestato sopra la prima soglia di criticità (gialla) a Pontelagoscuro (Ferrara) e nei rami del Delta. Sul fronte più a nord del Polesine, invece, superata il massimo di piena del fiume Adige, che ha registrato il massimo del picco sabato 4 novembre alle 17 con un livello più 2,27 mt. dallo zero idrometrico ed è entrato nella fase di stanca. Si tratta del periodo in cui l'acqua, avendo ormai raggiunto il livello più alto, rimane in stasi prima di cominciare a decrescere

Andrea Poggioli e Ludovico nel bacino di Pontelagoscuro sul Po
Andrea Poggioli e Ludovico nel bacino di Pontelagoscuro sul Po

La situazione dei pontili polesani

Si tratta di giorni in cui le persone abituate a vivere il grande fiume si trovano a navigare e verificare alcuni punti di riferimento naturali per la piena del Po. Nel pontile di Stienta una barca si è ribaltata in acqua per il forte vento. A raccontare l’attuale situazione del Po Andrea Poggioli, 40 anni di Santa Maria Maddalena, che quotidianamente con la sua imbarcazione osserva l’evolversi della piena: “In effetti è cresciuto molto in poco tempo, ma come siamo abituati noi finché non tocca un tubo verde segnaletico di questa zona, siamo tranquilli e siamo ancora molto lontani dal grado di allerta avvertito nel 2000 quando il Po arrivò a livello del ponte che collega Santa Maria Maddalena a Ferrara. Io e mio figlio Ludovico proseguiamo ad uscire in barca per pescare”. In merito alla situazione del pontile a Santa Maria Maddalena, Andrea Poggioli racconta come: “E’ chiaro che la situazione va monitorata, il fiume non presenta rami ed altro. Il livello al pontile è arrivato al parcheggio, ma niente di che preoccuparsi, si sono alzate un po' le barche che sono state messe in sicurezza, mentre il ristorante è regolarmente aperto e la passerella è accessibile”.

Le raccomandazioni della Protezione civile

Nel tratto Veneto del fiume Po, con il passaggio della piena, potranno essere interessate le strutture e le attività poste nelle aree golenali aperte, mentre non si prevede l'interessamento delle aree golenali chiuse. La Protezione civile raccomanda d’interdire l'accesso nelle golene aperte, compreso l'utilizzo delle piste ciclabili, e di mantenere la massima attenzione lungo il corso d'acqua. Per motivi di sicurezza è da vietare anche la navigazione da diporto fino al rientro sotto le soglie di criticità.

Ad Occhiobello chiuso il Parco della rotta

Il Po sotto osservazione ha portato alla chiusura dell’area golenale Parco della rotta a Occhiobello. L’inibizione all’accesso è dovuta a motivi di sicurezza per il propagarsi dell’onda di piena del fiume Po, come raccomandato dalla Protezione civile. “Invito i cittadini – interviene il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi – a fare attenzione ed evitare di avvicinarsi alle zone che sono state interdette. La situazione è monitorata dagli enti competenti, tuttavia è bene usare prudenza ed aspettare che passi la piena”.