Revisione Testo Unico Edilizia, al tavolo tecnico presente Confabitare

Occasione / L'associazione ha portato la voce dei proprietari immobiliari al centro delle decisioni strategiche concentrandosi su tre macroaree

L'Architetto Giovanni Malara ha coordinato il lavoro

L'Architetto Giovanni Malara ha coordinato il lavoro

In un periodo in cui l’edilizia si confronta con le grandi sfide della semplificazione normativa, della sostenibilità e dell’innovazione, Confabitare ha ottenuto un riconoscimento significativo: la partecipazione al tavolo tecnico per la revisione del Testo Unico dell’Edilizia, su invito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un’opportunità che ha permesso all’associazione di portare la voce dei proprietari immobiliari direttamente al centro delle decisioni strategiche. Il lavoro è stato guidato dal Centro Studi Tecnico Nazionale, sotto il coordinamento dell’Architetto Giovanni Malara, che ha illustrato con chiarezza i punti qualificanti del contributo offerto. Confabitare ha scelto di concentrarsi su tre delle venti macroaree individuate dal MIT, coinvolgendo una squadra interdisciplinare di professionisti: il Dott. Mauro Grazia per Confabitare Bologna, l’Ing. Teresa Romeo e il Geom. Francesco Zema per la Calabria, l’Ing. Riccardo Renzoni e l’Arch. Luigi Cacciatore per Roma. Questo lavoro di rete ha portato alla stesura di proposte concrete per rendere più efficace l’attività edilizia. Tra le priorità segnalate da Malara figura la necessità di semplificare le tipologie di intervento edilizio, per facilitare l’azione dei privati senza ostacoli burocratici, in linea con l’obiettivo del consumo di suolo zero. Questo significa ridurre la frammentazione normativa e le ambiguità interpretative che spesso bloccano o rallentano gli interventi di ristrutturazione, rigenerazione urbana e manutenzione straordinaria. Una classificazione più chiara e aggiornata degli interventi consentirebbe ai cittadini e ai tecnici di muoversi con maggiore certezza, riducendo il contenzioso e incentivando la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, senza bisogno di ulteriore espansione urbana. Si propone anche l’introduzione della figura del Supporto Tecnico Amministrativo, un professionista che possa affiancare le pubbliche amministrazioni nell’istruttoria delle pratiche, colmando le carenze di organico negli uffici tecnici. Questo ruolo potrebbe essere svolto da tecnici abilitati e iscritti agli ordini professionali, selezionati tramite graduatorie regionali e formati con percorsi mirati, capaci di garantire omogeneità di valutazione e rapidità nelle tempistiche. Un altro punto chiave riguarda l’assenza di un’anagrafe immobiliare completa e digitalizzata: Confabitare propone la creazione di una piattaforma IT regionale, capace di integrare e rendere accessibili in modo interoperabile i dati già esistenti. Tale strumento permetterebbe di collegare catasto, urbanistica, impianti, certificazioni e pratiche edilizie in un unico sistema consultabile da cittadini, tecnici e amministrazioni. Come ha sottolineato il presidente nazionale Alberto Zanni, Confabitare continua a operare per migliorare le condizioni dei proprietari immobiliari, sostenendoli con competenza e visione strategica anche nei processi legislativi.