STEFANO FOGLIANI
Vivere Sassuolo

Marazzi, ’Parco Lineare’ tra design e natura

Il colosso sassolese della ceramica ridisegna i confini dello stabilimento creando un diaframma ’green’ verso la città. Simbosi con l’ambiente

Il ’Parco Lineare’ nel 90esimo anniversario di Marazzi

Il ’Parco Lineare’ nel 90esimo anniversario di Marazzi

Da sempre, come azienda, ‘lavora’ per ampliare i propri confini arrivando ad essere, dopo 90 anni di storia, uno dei player di riferimento del mercato ceramico mondiale e un simbolo del design ‘made in Italy’.

Oggi Marazzi, intesa come azienda il cui vissuto è tipicamente sassolese, i propri confini li ridisegna dando vita ad un importantissimo progetto che ridefinirà il limite ovest del suo storico stabilimento situato tra via Regina Pacis e via Ancora, poco oltre il terrapieno della ferrovia che collega Sassuolo a Reggio Emilia.

Sono in corso, infatti, i lavori per il ‘Parco Lineare’ con cui l’azienda darà vita ad un ‘diaframma verde’ di relazione con la città. Il progetto è stato presentato a margine di IF Architettura Festival ed è, inevitabilmente, qualcosa di più del restyling della recinzione dello stabilimento, e salda idealmente l’azienda alla città.

"Nell’anno del 90mo anniversario di Marazzi, questo progetto è simbolo del nostro legame con il territorio e della nostra visione del futuro", ha detto Mauro Vandini, CEO di Marazzi Group, aggiungendo come si tratti di "un segno concreto del nostro impegno per creare valore per la comunità, dando vita ad un ambiente che riflette la nostra storia, dove design e natura si incontrano in un equilibrio armonioso: la sostenibilità sia anche sinonimo di restituzione di valore al paesaggio e alle persone che lo vivono ogni giorno".

Al centro dell’intervento, curato dallo Studio MC2 Dario Costi e Simona Melli Architetti con B|Scape, c’è il dialogo tra prodotto industriale, natura e arte, che prenderà forma grazie a grandi lastre sospese sul ‘Parco Lineare’, integrate in un sistema ambientale dinamico.

"Trasformare un muro di confine in un diaframma di relazione – commenta l’architetto Dario Costi – cambia completamente il rapporto tra insediamento industriale e città. Abbiamo interpretato questo tema attivando il dialogo tra ceramica, natura e tempo.

Le grandi lastre sospese sul parco, il sistema ambientale in continua modificazione, l’attesa per la crescita del verde che avvicinerà le istallazioni fino ad avvolgerle sono azioni coincidenti attraverso cui il progetto sarà interpretazione viva di questa idea fondante". L’idea, appunto, è quella di un paesaggio in continua evoluzione, capace di trasformarsi con il passare delle stagioni e di interagire con le installazioni in un rapporto di perfetta simbiosi: i diversi livelli di vegetazione creeranno una progressione che trasformerà quello che era il confine di uno stabilimento industriale in un paesaggio naturale e urbano al tempo stesso.

A tenere a battesimo il progetto, illustrato come detto a margine di un evento di IF Architettura Festival, anche Marco Biagini, sindaco di Fiorano, Elisa Parenti, sindaco di Formigine, Luigi Zironi, sindaco di Maranello, e Matteo Mesini, sindaco di Sassuolo che hanno discusso dell’evoluzione dei territori del distretto ceramico.

Il ‘Parco Lineare’ di Marazzi è infatti il primo progetto a prendere forma nell’ambito del già citato masterplan ‘Cuore Verde’, che mira a riconnettere i Comuni del distretto attraverso una rete di percorsi verdi pensati per rendere gli spostamenti a piedi e in bicicletta più sicuri, accessibili e piacevoli.

s.f.