Sparatoria a Macerata, l’ex fidanzata di Luca Traini: "Lo amavo, mai stato un violento"

Si erano conosciuti a scuola: "Ha una grande cultura storica. Il problema è la famiglia"

Luca Traini

Luca Traini

Macerata, 6 febbraio 2018 - Si erano conosciuti a scuola, sui banchi dell’istituto geometri di Macerata. Un amore durato quasi otto anni e poi finito, tre anni e mezzo fa, perché lo stesso amore non c’era più. Da allora, dice lei, la fidanzata storica di Luca Traini (VIDEO), probabilmente la sua unica vera ragazza, non si sono più visti né sentiti.  Viso pulito acqua e sapone, occhiali da vista, jeans, scarpe da tennis e due grandi occhi azzurri. Abita a Pollenza, nello stesso paese del Maceratese in cui sono state trovate le due valigie contenenti il cadavere a pezzi della 18enne Pamela Mastropietro. La ex fidanzata di Traini abita sull’altro versante della collina. È una geometra, prima lavorava in uno studio, ora come libera professionista. Ieri, tornata a casa da lavoro, ad accoglierla c’erano il padre e il cagnolino. Non vuole entrare nella vicenda, anche per via della sua professione (legata alla ricostruzione in questi territori colpiti dal sisma) e non difende né giudica l’ex fidanzato. Ora ha un’altra vita.

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Com’era Traini quando stavate insieme? «Una persona normalissima, con me non aveva comportamenti strani o particolari. Aveva una cultura storica immensa, questo sì, era la sua passione. Ma nel periodo in cui siamo stati fidanzati non è stato mai violento e siamo stati insieme quasi otto anni». La vostra relazione è finita per le sue idee politiche? È stata lei a lasciarlo? «No, è finita come finiscono tante altre storie al mondo, in modo naturale. L’abbiamo deciso insieme. Non c’era più l’amore». I suoi familiari le avevano consigliato di lasciarlo perché pensavano non fosse la persona adatta a lei? «No, abbiamo deciso io e lui di non stare più insieme». Traini, secondo quanto dicono gli amici, era rimasto molto male per la fine della vostra storia. Aveva tentato di chiamarla con insistenza anche nei mesi successivi? «La nostra storia ormai è finita tre anni e mezzo fa, da allora non ci siamo più visti. Sì, lui dopo ha continuato a cercarmi e a scrivermi, com’è normale che sia dopo essere cresciuti insieme, ma non ha mai esagerato. Non ho denunciato nessuno per stalking, se è questo che intende». Qualcuno dice che Traini avesse tentato di dare fuoco alla sua auto, o avesse minacciato di farlo perché rifiutava l’idea che non foste più insieme. «Non è assolutamente vero. Io sono qui, la mia macchina pure e sto bene. Ripeto, non ho mai fatto segnalazioni alle forze dell’ordine». È circolata la voce che lui sia rimasto colpito dalla morte della 18enne romana, anche perché era tossicodipendente come la sua ex. «Se si riferisce a me, le assicuro che non ho mai preso alcuna droga». Si aspettava che il suo ex un giorno o l’altro potesse compiere un gesto come la sparatoria per Macerata? «No, non so che cosa sia successo dopo che ci siamo lasciati, ma il Luca che conoscevo non avrebbe mai fatto una cosa simile. Tutti i problemi di Luca credo debbano ricondursi alla sua situazione familiare. Parte tutto da lì. Sono stati quei problemi a scatenare il resto». Le risulta che Traini fosse stato vittima di bullismo alle elementari o alle medie per via del suo aspetto fisico, essendo in sovrappeso prima di iniziare ad andare in palestra? «Bullismo no, per lo meno non me ne aveva mai parlato, so solo che veniva deriso come vengono derisi tanti bambini in carne, qualche presa in giro. Ma non mi risulta fosse stato bullizzato». 

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