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Addio a Sauro Boria, ambasciatore del Verdicchio

Diventato sommelier nel 1996 diceva: "Sono nato qui e vorrei far conoscere il territorio e le sue bellezze". Domani i funerali

Sauro Boria

Sauro Boria

Addio a un grande ambasciatore del Verdicchio e divulgatore del territorio della Vallesina e marchigiano, punto di riferimento anche per i professionisti del settore. Se n’è andato ieri a 65 anni Sauro Boria, sommelier e grande divulgatore dei sapori e della storia del territorio. Nato da San Paolo ma da diversi anni residente Jesi, Boria ha dedicato a tutta la sua vita alla valorizzazione e promozione del territorio. "Sono nato qui – rispondeva a chi gli chiedeva da dove nascesse la sua grande passione - e vorrei far conoscere il territorio e le sue bellezze. Ho avuto dei maestri molto bravi, tra cui Riccardo Ceccarelli, che purtroppo non è più con noi. Grazie a lui ho imparato a parlare dei luoghi con umiltà, consapevole che non si può mai sapere abbastanza". Una sorta di missione la sua. E’ stato dipendente al comune i Cupramontana e poi Castelbellino per vent’anni come ragioniere fino alla pensione raggiunta due anni fa quando purtroppo si è ammalato.

Sommelier dal 1996, la sua vita è stata costellata di appuntamenti e riconoscimenti importanti. Aveva diretto l’enoteca di Cupramontana collaborando con l’allora direttore della biblioteca, lo storico Riccardo Ceccarelli morto nel 2019. Insieme avevano lavorato a braccetto per promuovere i prodotti locali del territorio. Sauro era un vero e proprio ambasciatore delle Marche, un testimonial che accoglieva con grande umiltà e disponibilità i turisti e gli appassionati di enogastronomia illustrando le ricette e i sapori del territorio, oltre agli abbinamenti con i migliori vini. "Con lui sorseggiare un calice di Verdicchio diventava un viaggio ricco di aneddoti e storie ambientate sulle rotonde colline marchigiane" commentano gli amici.

A ricordarlo anche il sindaco di San Paolo Pompilio Ceci: "Sauro è stato portavoce di molti viticoltori, li ha aiutati e affiancati nelle loro crescite. Hai disegnato la vita seguendo la sua più grande passione. Se n’è andato troppo presto ma lascia un ricordo profondo in tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo: una persona perbene e sempre solare". Lascia da moglie Anna Paola e il figlio Matteo. La camera ardente alla sala del Commiato David Icof sarà aperta oggi alle 15. Domani alle 16 il funerale alla chiesa Regina della Pace. A ricordarlo anche l’ex vicesindaco di Castelbellino Massimo Costarelli: "Una persona perbene ed esemplare. Sempre disponibile a esaltare la qualità e il lavoro degli agricoltori e vitivinicoltori in particolare. Intere generazioni hanno imparato grazie a lui a bere e conoscere il vino".

Sara Ferreri

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