ANDREA PONGETTI
Cronaca

Adriano Panatta trionfa al Senigallia Open 1971: l'inizio di una leggenda del tennis italiano

Il trionfo di Adriano Panatta al Senigallia Open 1971 segna una svolta storica per il tennis italiano, aprendo la strada a successi futuri.

Adriano Panatta a Senigallia nel 1971

Adriano Panatta a Senigallia nel 1971

Al principio fu Senigallia, precisamente il glorioso campo del Ponterosso, oltre 50 anni fa. É l’8 agosto 1971, fa caldo, piena estate, il lungomare della rinomata Spiaggia di Velluto è pieno di gente e stranieri come ci si attende da una città tra le più importanti in Italia dal punto di vista turistico. La Rotonda, simbolo cittadino, fa bella mostra di se, ma proprio a due passi dal suo splendore si gioca a tennis. C’è un torneo importante in quegli anni a Senigallia: si chiama Trofeo d’Argento, esiste dal 1965 e ha visto come primo vincitore Nicola Pietrangeli.

Da allora son passati 6 anni, siamo nel ‘71, il torneo è cresciuto d’importanza ed è entrato a far parte del circuito professionistico Open. Nessun italiano ha però ancora mai vinto un torneo dall’inizio della nuova era, ma quel giorno a Senigallia in finale c’è un giovane romano di cui molti hanno già iniziato a parlare: si chiama Adriano Panatta, ha 21 anni ed è in finale. Nell’atto conclusivo, in un campo centrale del Ponterosso stracolmo di pubblico, proprio lì, Panatta si trova di fronte Martin Mulligan, che di anni ne ha 31, è australiano naturalizzato italiano e il torneo di Senigallia lo ha già vinto nel 1968 e 1969. Ma non c’è storia: Panatta vince nettamente 6-3 7-5 6-1 e consegna quella data agli annali: per se stesso, che vince il primo torneo di una carriera che lo porterà ad essere campione del Roland Garros, a vincere la Davis e a diventare, almeno fino all’arrivo di Sinner, il più grande tennista azzurro.

Ma anche per il tennis italiano, che per la prima volta si aggiudica un torneo professionistico. Ne seguiranno altri 100: domenica infatti la doppietta di Flavio Cobolli (Bucarest) e Luciano Darderi (Marrakech) hanno portato i trionfi azzurri a 101. Inevitabilmente, nel riproporre questa lista così lunga grazie soprattutto ai tornei vinti negli ultimi anni (ben 47 dal 2018 al 2025, mentre erano stati poco di più, 54, dal 1971 al 2017), l’occhio è scorso al primo nome della lista, quel Senigallia Open del 1971. Con nostalgia, perché il torneo non esiste più da mezzo secolo ma anche i campi – davvero un pugno al cuore – ormai sono abbandonati da oltre dieci anni, dopo essere stati convertiti, in precedenza, dalla gloriosa terra rossa al cemento. Eppure sono rimasti nella memoria di tutti, tanto che il gruppo facebook "1971-2021, 50 anni dalla vittoria di Panatta" gestito dall’appassionato senigalliese Andrea Bocchini, conta post, commenti e memorabilia praticamente giornalieri. Ed è giusto così, perché – chissà – se non ci fosse stato quel trionfo di un giovane Panatta sulla terra rossa del Ponterosso tra l’entusiasmo dei senigalliesi, forse oggi il tennis italiano racconterebbe una storia diversa, e meno vincente.

Andrea Pongetti