NICOLÒ SCOCCHERA
Cronaca

Alluvione, il flash mob è itinerante: "Ci hanno negato il suolo pubblico"

Il Pd contro il sindaco: motivazioni discutibili "Per famiglie e aziende servono ristori al 100%". .

Alluvione, il flash mob è itinerante: "Ci hanno negato il suolo pubblico"

Alluvione, il flash mob è itinerante: "Ci hanno negato il suolo pubblico"

Striscioni colorati e un nutrito gruppo di manifestanti. Partito Democratico, Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Vivi Senigallia hanno unito le forze per chiedere un’immediata messa in sicurezza del fiume Misa e garantire i ristori al 100% dopo l’alluvione del settembre 2022. Soddisfatti gli organizzatori per il numero di partecipanti (tra cinquanta e cento persone, sostengono), decisamente meno dal punto di vista organizzativo. La miccia che ha scatenato la polemica è stata la concessione del suolo pubblico. "Direi che questo flash mob itinerante è riuscito benissimo – afferma Dario Romano, capogruppo del Pd in Consiglio comunale e tra i promotori dell’iniziativa –. Purtroppo, però, abbiamo dovuto fare i conti con qualche sgradito intoppo, penso alla concessione del suolo pubblico negata dal sindaco ventiquattro ore prima della manifestazione, il tutto con motivazioni decisamente discutibili". "Una bruttissima pagina per la nostra città – dice ancora Romano –: si è creato un precedente pericoloso, se si dovesse ripetere l’accaduto, il sindaco darà la dimostrazione di non essere più il garante di tutti i cittadini, né il moderato civico che dichiara di essere". L’evento si è trasformato così in un flash mob: i manifestanti sono partiti da via Rossini, di fronte all’ex ponte Garibaldi, risalendo per via XX Settembre. Il gruppo si è fermato sul ponte degli Angeli, prima di riprendere la marcia verso i Portici Ercolani e raggiungere la parte opposta dell’ex Ponte Garibaldi. Un percorso ad anello, proposto un paio di volte. "In realtà muoverci nei pressi del fiume ci ha permesso di coinvolgere molte più persone – aggiunge il capogruppo del Pd, Romano –. Al di là di tutto, continuiamo a proporre sperando che qualcosa si possa finalmente muovere". Che cosa chiedono i rappresentanti dell’opposizione cittadina? In primis, di affrontare il problema alla sorgente, ovvero di gestire il territorio agrario con l’aiuto di chi ci lavora ogni giorno, realizzare delle vasche di espansione, costruire in tutto il territorio i ponti, che continuano a dividere le comunità e le attività economiche. Poi c’è tutto il capitolo dei ristori: i danni subiti dalle attività economiche e dalle famiglie, dice l’opposizione, devono infatti essere risarciti col 100%.