GIUSEPPE POLI
Cronaca

Ancona calcio, Canil e Nocelli oggi dal sindaco: sul tavolo lo spettro del fallimento

Silvetti vuol vedere la situazione patrimoniale del club prima di prendere qualsiasi decisione. Le ipotesi: Us Ancona da iscrivere in serie D (ma servono imprenditori nuovi) o una società nuova ripulita dai debiti

La stretta di mano tra Tony Tiong e Mauro Canil (nella foto Nocelli e Ripa) il giorno del passaggio del 95% dell’Ancona al malese

La stretta di mano tra Tony Tiong e Mauro Canil (nella foto Nocelli e Ripa) il giorno del passaggio del 95% dell’Ancona al malese

Ancona, 7 giugno 2024 – Stamattina il sindaco Daniele Silvetti si incontrerà con ogni probabilità fuori da Ancona con Mauro Canil e Roberta Nocelli per parlare con il primo cittadino di tutti i temi che riguardano l’Ancona, di quanto è successo nei giorni scorsi, della situazione patrimoniale della società, dell’eventuale intenzione di proseguire.

Silvetti chiede chiarezza, trasparenza e rispetto per chi ha creduto fortemente nelle promesse e negli annunci. Il Comune ora può giocare un ruolo fondamentale, quello di attivarsi, nel caso di una disponibilità da parte della società ancora “reperibile” come la definisce ironicamente lo stesso sindaco, per definire il nuovo percorso da condividere con la città e la tifoseria. Cosa può fare il sindaco adesso è contemplato dall’articolo 52 delle norme organizzative interne della Federcalcio, che al comma dieci spiegano: “In caso di non ammissione al campionato di serie A, serie B e di divisione unica-Lega Pro, il presidente federale, d’intesa con il presidente della LND, potrà consentire alla città (ecco il ruolo del sindaco, ndr) della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo comitato per l’iscrizione al campionato. Qualora fosse consentita la partecipazione al campionato interregionale o al campionato regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla Figc nel primo caso non inferiore ad euro 150mila”.

Nella maggioranza dei casi, come spiegava mercoledì sera l’avvocato napoletano Eduardo Chiacchio, specialista di diritto in ambito sportivo, attraverso l’art 52 delle Noif viene stabilita una procedura che equivale a un bando, in cui il presidente federale concede la possibilità al sindaco di individuare una delle società di iscriversi alla serie D o in Eccellenza, e di pagare un importo a fondo perduto che corrisponde all’importanza della città. Più ampio è il raggio della città dove si trova la società esclusa dal campionato professionistico e più è alto l’importo da pagare. Se l’indirizzo che si seguirà nei prossimi giorni sarà questo, allora Roberta Nocelli dovrà fare un passo indietro e la società non potrà essere di Canil. Ma il presidente Tony Tiong, che dunque dovrebbe cedere la società. Sempre che la stessa non vada incontro al fallimento. In questo caso il sindaco dovrebbe trovare un’altra società e, soprattutto, un imprenditore o una cordata di imprenditori disposti a sostenerla nella nuova esperienza in serie D. Ma non sarebbe più l’Us Ancona. Siamo solo agli inizi.