Andrea Zenga positivo al Covid. "Io, contagiato dopo la Sardegna"

Il figlio di Walter ha contratto il virus in vacanza: "Sono asintomatico, sto bene. Ma peggio i traghetti delle feste"

Andrea Zenga

Andrea Zenga

Ancona, 25 agosto 2020 - Tra i tre nuovi casi Covid delle Marche, c’è Andrea Zenga, figlio dell’ex portiere dell’Inter e della Nazionale di calcio Walter Zenga e dell’ex conduttrice tv Roberta Termali. Andrea, già protagonista della trasmissione televisiva Temptation Island, osimano e calciatore era in vacanza in Sardegna con amici tra cui Alessandro Castorina dell’Osimana, già risultato positivo al Covid. 

LEGGI ANCHESinisa Mihajlovic positivo, il virologo Pregliasco: "Se resta asintomatico, niente ricovero" - Coronavirus Marche, il bollettino di oggi

Andrea Zenga, 27 anni, lei è rientrato da una vacanza in Sardegna poco dopo Ferragosto, ieri è stata confermata la sua positività al Covid: innanzitutto, come sta? "Bene, sono assolutamente asintomatico e trascorrerò la mia quarantena a casa in totale isolamento rispetto alla mia famiglia con cui avevo passato il duro periodo del lockdown. Non sarà facile, ma è giusto così, sperando di star sempre bene come adesso".

Ci racconta l’intero iter, dalla richiesta del tampone al risultato? "Assieme ad altri amici siamo stati in vacanza a Porto Rotondo dal 9 al 16 agosto scorsi. È andato tutto liscio, fino al giorno successivo al rientro. Quasi in contemporanea, quasi ci avessero fatto apposta, quando Alessandro (Castorina, ndr) ha accusato qualche lieve sintomo, a tutti noi è arrivata una mail in cui si segnalava che a bordo della stessa nave in navigazione da Olbia a Civitavecchia erano stati rilevati alcuni casi positivi".

Quindi l’Asur vi ha chiesto di sottoporvi al test? "Esatto. Il primo è stato proprio Alessandro, risultato positivo, poi sabato scorso è toccato a me. Mi sono recato ad Osimo Stazione dove l’Asur aveva allestito una postazione di ‘Drive through’ per lo svolgimento del tampone naso-faringeo in auto senza scendere. Stamattina (ieri mattina, ndr) poi è arrivato pure l’esito del mio tampone. Era positivo, me lo aspettavo. Adesso attendiamo gli esiti per gli altri due nostri amici. Ci tengo a dire una cosa però…".

Dica pure... "Mi è molto dispiaciuto che Alessandro sia passato come l’untore di turno, come se fosse sua la responsabilità del contagio, nostro e non solo. Poteva accadere a chiunque, a lui è successo per primo perché aveva qualche sintomo, ma non significa nulla. Impossibile dire chi sia stato il caso ‘zero’ su quella nave, paradossalmente anche io".

Lei ritiene dunque che il focolaio fosse a bordo della nave? "Io so soltanto che mio fratello, con noi in vacanza, rientrato in aereo è risultato negativo al Coronavirus. Solo un caso? Non dimenticherò facilmente le scene vissute a bordo nave, gli assembramenti, specie per andare a recuperare l’auto nella stiva".

A Porto Rotondo quale atteggiamento avete tenuto? "Assolutamente normale, tranquillo. Tenga conto che prima dell’esplosione del focolaio la Sardegna era quasi a contagi zero, comunque meno delle Marche".

Vacanza tranquilla, comunque tra feste ed eventi immagino? "Sì, ma nulla di straordinario o paradossale. Siamo giovani, ci piace il divertimento, ma non siamo bambini e soprattutto abbiamo la testa sulle spalle. Le posso dire questo, in Sardegna ho visto comportamenti meno assennati sul lungomare, tra le famiglie piuttosto che nelle serate in discoteca. È stato dato un quadro fuorviante di cosa accadeva".

Qual è la sua posizione in merito alla questione Coronavirus ed emergenza pandemica? "È giusto proteggersi ed evitare che il virus torni ad essere cattivo come a marzo ed aprile, quindi chi parla di terrorismo da parte dello Stato sbaglia. Secondo me, tuttavia, l’intera faccenda andava gestita meglio".