
Nonostante la pandemia e le limitazioni di movimenti per lockdown, completi o parziali, a pieno ritmo l’attività dell’Arpam (agenzia regionale di protezione ambientale Marche). Dopo un 2019 di grande crescita, "i numeri del 2020 testimoniano quanto sia rimasta sempre operativa e presente sin dai primi giorni di crisi, senza mai interrompere i propri servizi e ampliandoli come per la produzione di soluzione disinfettante fornita gratuitamente alle Forze dell’ordine e alla Sanità marchigiane". A sottolinearlo il direttore generale Giancarlo Marchetti che ha illustrato i risultati del 2020, affiancato dall’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi. L’articolata e complessa funzione dell’Arpam, ha riferito Marchetti, costa 11 euro l’anno ad ogni marchigiano. Nel 2020 sono addirittura aumentate (3.271, +11%) rispetto al 2019 le redazioni di pareri (Aia, Via, Vas ecc.) e l’attività di supporto tecnico-scientifico agli enti locali; costante il regime dei sopralluoghi per controlli ambientali e ispezioni (2.236). In flessione i campioni (18.258) esaminati dalla nuova organizzazione del Laboratorio Multisito. Per lockdown e restrizioni alla mobilità, chiusura di molte attività produttive e necessità di garantire al personale condizioni di lavoro in piena sicurezza, sono calati - mantenendo grandezze di tutto rispetto - i monitoraggi sulle acque (4.791) e l’attività di verifica impiantistica negli ambienti di vita e lavoro (5.806). "Sullo stato dell’ambiente possiamo dire che c’è stato un aumento della raccolta differenziata nella nostra regione, che è sesta in Italia con una media regionale del 70% e con punte, a Macerata, di 72%. Lo stato del nostro mare è eccellente; i fiumi hanno una qualità ecologica sostanzialmente analoga agli altri anni mentre migliora la qualità chimica dei nostri corsi d’acqua" ha detto Marchetti. Sull’aria, più stazioni di rilevamento (20) e analizzatori (110), cui si aggiungono 34 polverimetri ad Ancona, Falconara Marittima, Pesaro e Fano e le sei postazioni del progetto Odor.Net. A tal proposito dell’app per segnalare odori particolari in particolare nella zona della raffineria di Falconara, ha riferito Marchetti, sono state 12 le attivazioni tra luglio e dicembre, senza che venisse riscontrata presenza di sostanze tali da rilevare per tossicità secondo i parametri di legge. La prossima settimana, ha annunciato il dg, l’Arpam illustrarà alla commissione consiliare di Ancona i risultati del monitoraggio sul particolato in città derivanti dai dati raccolti dalle 22 centraline.ientali e ispezioni (2.236) e si osserva una lieve flessione il numero dei campioni (18.258) esaminati dalla nuova organizzazione del Laboratorio Multisito, avviata in via sperimentale a fine 2019 ed entrata pienamente a regime proprio nei primi mesi del 2020. A causa del lockdown hanno registrato un calo, nel 2020, mantenendo comunque grandezze di tutto rispetto, i monitoraggi sulle acque (4.791), in particolare quelle dolci superficiali, e l’attività di verifica impiantistica negli ambienti di vita e lavoro (5.806). Tra le attività 2020 il dg ha ricordato quella compiuta dopo l’incendio al Porto di Ancona dello scorso 16 settembre: "analizzati centinaia e centinaia di parametri informando autorità e cittadini in tempo reale sui risultati e sui loro possibili effetti per la salute". "L’anno appena iniziato - ha commentato l’asessore Aguzzi - sarà un momento di profonda trasformazione dell’Agenzia, impegnata nella piena transizione al nuovo modello organizzativo, al completamento del Catalogo regionale dei Servizi e delle Prestazioni e dei Lepta regionali, e molto altro. Sosterremo l’Arpam - ha aggiunto - nella sua preziosa opera di tutela dell’ambiente, nei suoi progetti e nella sua indubbia crescita".
Alberto Bignami