Cascamificio, progetto rivisto e scontro politico

I tecnici spiegano come si era rideterminato il lavoro anche a causa dell’aumento dei costi rispetto a fondi che erano già insufficienti

Cascamificio, progetto rivisto e scontro politico
Cascamificio, progetto rivisto e scontro politico

Recupero dell’ex Cascamificio ‘azzoppato’ rispetto al progetto iniziale, mentre il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e il suo predecessore Massimo Bacci si scambiano accuse sulle cause, a intervenire a difesa della pianificazione originaria sono i progettisti. Luca Piermattei, legale rappresentante di Plan Ingegneria e coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto il master plan finanziato per 15 milioni dal bando Pinqua, e del gruppo di progettazione del recupero del complesso San Martino spiega: "Jesi, che per anni era rimasta fuori dalla gran parte dei finanziamenti nazionali e di derivazione Ue destinati alla riqualificazione urbana, finalmente, con un’iniziativa coronata da successo, facendosi capofila di un gruppo di Amministrazioni, è riuscita a ottenere una cospicua somma. In fase di proposta di massima le somme da destinare alle diverse opere risultavano limitate, ma questo non appariva come un grave problema, in quanto si aveva una certa chiarezza sulla possibilità di elaborare progetti stralcio che consentissero di realizzare gli obiettivi principali, i ’target’ del programma nazionale, trascurando alcune parti non determinanti. L’imprevedibile aumento dei costi, ha aumentato le difficoltà, anche perché a fronte di aumenti reali del 25-30% è stato riconosciuto dallo Stato un 10%. Ciò non impediva comunque, con un qualche sforzo in più da parte dell’Amministrazione, così come apprezzabilmente avvenuto, di portare avanti i progetti. Per il Cascamificio è falso dire che si sarebbe ipotizzato un recupero al costo di 300 euro al metro quadrato. Si era ipotizzato un intervento stralcio, molto articolato, con la realizzazione di 16 alloggi e di alcuni locali per la Fondazione Pergolesi Spontini, e con una possibilità di utilizzo di parte degli spazi per magazzini con interventi minimi. L’aumento dei costi costituisce un problema, ma si può pensare a una riduzione della dimensione degli alloggi, così da ridurre il costo, e ci sono porzioni che possono essere messe in uso con un intervento di sistemazione poco costoso. Basterebbe dar luogo a una progettazione attenta, dettagliata, per un risultato accettabile".

"Sono state scelte politiche, non tecniche, quelle che hanno determinato il progetto che abbiamo dovuto riorganizzare completamente - replica intanto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo a Massimo Bacci e JesiAmo –. Mai, in nessun atto, si riporta la possibilità di lavorare per stralci vista la richiesta di finanziamento ai fondi Pnrr per l’opera intera. Diversamente avremmo perso il finanziamento".

Sara Ferreri