"E’ arrivata una salvezza insperata. Tutto merito del cambio in panchina"

"Ora è fondamentale definire i ruoli cruciali per pianificare il futuro partendo da Boscaglia".

"E’ arrivata una salvezza insperata. Tutto merito del cambio in panchina"

"E’ arrivata una salvezza insperata. Tutto merito del cambio in panchina"

Parla con il cuore in mano pur non sbilanciandosi troppo, da vero tifoso, Maurizio Zandegù e non potrebbe essere altrimenti: lui, come tutti i supporters dorici, ha sofferto particolarmente nel vedere un’Ancona protagonista di un’annata così travagliata, culminata con la salvezza raggiunta soltanto all’ultima giornata. Questa la sua analisi complessiva sull’annata dei dorici: "Molti sono i punti interrogativi che non sono stati superati, sin dall’arrivo di mister Donadel. Purtroppo si sono protratti per tutta la stagione calcistica, ma fortunatamente l’ultimo periodo, grazie a mister Boscaglia, abbiamo ottenuto una salvezza quasi insperata: sarei proprio curioso di sapere da chi è arrivata l’idea di tesserarlo all’interno della società".

Insomma, la breve ma incisiva gestione del tecnico di Gela in queste ultime giornate ha convinto tutti gli addetti ai lavori, tra cui lo stesso Zandegù, che non ha dubbi sul fatto di ricominciare dalla sua figura nella prossima stagione: "Credo ci siano le condizioni giuste per far continuare a mister Boscaglia il lavoro che ha cominciato poche settimane fa". Allenatore a parte, quali sono i profili da cui ripartire per disputare un’annata dignitosa? Zandegù non entra nel merito, ma un’idea su chi merita una conferma, senza discussione alcuna, ce l’ha ben chiara: "Questo lo lascio dire a mister Boscaglia, ma mi sento di dire che bisognerà naturalmente ripartire dalla conferma di Alberto Spagnoli, che può entrare nella storia della mia amata Ancona".

In primis però, c’è da sistemare i quadri dirigenziali, a cominciare dalla figura del direttore sportivo, una carica rimasta vacante dopo le dimissioni lo scorso 24 marzo di Francesco Micciola: "Ci vogliono poche persone ma competenti nei ruoli strategici, manager qualificati con una grande esperienza della categoria". Dopo aver parlato dell’Ancona che verrà, Zandegù fa un passo indietro, su quelle che sono state le più grandi delusioni dell’annata appena trascorsa.

"Non c’è una figura specifica. Non vivendo all’interno non posso dare una risposta: chi aveva il portafoglio?". La chiosa finale è dedicata all’ormai famosa questione del centro sportivo, di cui Tiong discuterà nelle prossime settimane con il sindaco Silvetti. Un tassello fondamentale per cominciare a programmare il futuro del calcio dorico, dotando finalmente la squadra di una propria struttura presso la quale allenarsi : "Per fare calcio vero non si può prescindere dal fare il centro sportivo per la prima squadra e il settore giovanile. Altrimenti sono euro e tempo buttati via". Un giudizio perentorio, di chi ha vissuto il calcio ad Ancona e che sa come poter tornare a certi livelli: magari già proprio dalla prossima stagione.

g. m.