
Coach Marcello Ghizzinardi
73
MONTECATINI
88
GENERAL CONTRACTOR : Ponziani ne, Malatesta ne, Carnevale, Bruno 19, Vettori 5, Di Emidio 8, Nisi ne, Berra 9, Valentini 2, Cena 9, Petrucci, Zucca 21. All. Marcello Ghizzinardi
FABO HERONS MONTECATINI: Benites Vicente ne, Rattazzi, Kupstas 18, Chiera 4, Aminti 2, Natali 9, Trapani, Arrigoni 6, Dell’Uomo 5, Giannozzi, Sgobba 18, Paesano 26. All. Federico Barsotti
Arbitri: Manco e Roberti (Na)
Parziali: 14-21, 30-39, 52-65
Note: 500 spettatori, in curva una cinquantina di tifosi ospiti
Una partita senza storia, un autentico massacro sportivamente parlando, tra una squadra brillante, autoritaria che tira dal campo con oltre il 60% e che senza il deficitario 50% dalla lunetta avrebbe addirittura sfiorato il centello, una moderna macchina da canestri insomma, e una General timida, arrendevole, mai in partita disarmata di fronte alla aggressività della difesa toscana e incapace di contrapporre valide contromisure alla qualità del gioco avversario, circolazione di palla ai limiti della perfezione.
Locali costretti ad affannoso, e vano all’atto pratico, inseguimento dal primo all’ultimo minuto con svantaggi costanti di una decina di punti e a strettissimo contatto con dei toscani in una sola occasione a metà secondo parziale (30 a 32) dopo il – 12 (18-30) sfruttando gli unici momenti di disattenzione della difesa ospite.
Quando il furetto Kupstas dava inizio al personale show e al parziale 9-22 per il +15 (39-54) che avrebbe marchiato a ferro e fuoco il resto della contesa. Inerzia della gara sempre in mamo toscana anche con l’artiglieria leggera in campo, salvo allargare le braccia quando Sgobba e Pesano riprendevano a fatturare. Buio pesto (58-74) per la General.
L’immagine di un pomeriggio di un giorno da cani (ebbene si, non manca il loro contributo fragoroso al palasport...) da dimentica in tutta fretta (preoccupa la virgola di Petrucci, solo retaggio del colpo al volto, fortuito, di inizio gara?) a 7.07 dalla sirena, Kupsta che ruba palla, si divora i 28 metri del campo e va a schiacciare l’ennesimo massimo vantaggio Fabo. Il finale serve solo a rendere meno pesante la punizione. Servirà di lezione?
Gianni Angelucci