
Ancona, il 'Forte dei Pirati' verso la riapertura: è in disuso da diversi anni
Ancona, 29 maggio 2024 – Il “Forte dei pirati” potrebbe tornare presto a risplendere di luce propria. La storica struttura a Largo Forte Scrima, dominante tutto il golfo dorico ‘a gomito’, per decenni apprezzato ristorante e pizzeria, è in disuso da qualche anno, ma adesso qualcosa si starebbe muovendo.
Nell’ottobre del 2020 il Carlino si era occupato della struttura e del suo recupero, attirando anche le attenzioni del critico d’arte, oggi candidato alle Europee e da poco dimessosi dalla carica di Sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi. Il sito, di proprietà della famiglia Giuliodori, nonostante sia stato edificato ai tempi dell’Unità d’Italia, si data appunto 1860, potrebbe dunque passare di mano, non sarebbe vincolato dalla Soprintendenza ai beni architettonici delle Marche.
Ciò agevolerebbe di molto le procedure. Da qualche mese, infatti, sarebbe in corso una trattativa tra la famiglia proprietaria del prezioso immobile e un gruppo di ristoratori molto noti in città, già titolari di attività dello stesso ambito particolarmente fiorenti. Le parti restano abbottonate, ma il tentativo di accordo potrebbe davvero essere dietro l’angolo. Proprietario e soggetto interessato all’acquisto dell’immobile, con annesso terreno di pertinenza, si sarebbero già incontrati preliminarmente almeno una volta. Vertice sufficiente per intavolare la trattativa economica sulla base della quale entro l’estate si potrebbe arrivare a una firma e a un atto notarile definitivo. Prima dovrebbe essere sottoscritto un impegno di massima a passare dalle parole ai fatti, con tanto di caparra per certificare la volontà di ambo le parti a raggiungere l’accordo definitivo.
Il ‘Forte dei pirati’, in realtà l’ultimo nome del ristorante è stato ‘La Fortezza’, è chiuso da oltre quattro anni. Alle difficoltà di gestione dei concessionari dell’epoca, nel 2020 c’è stata la mazzata definitiva del Covid con relativo lockdown. Molti locali non sono stati in grado di riaprire, compreso l’ex forte dei pirati, un immobile molto grande e non facile da gestire.
In questo lungo periodo l’area si è degradata e quindi oltre al costo dell’acquisto ci sarà da tenere in considerazione anche una spesa supplementare per il recupero e la pulizia di un’area molto ampia, oltre quella del ristorante. Un dettaglio che alla fine potrebbe incidere sul prezzo di vendita, diverso e inferiore rispetto alle richieste del passato, anche quando il ristorante era attivo.
Impossibile, al momento, conoscere i termini dell’eventuale accordo, a partire dal prezzo base su cui impostare la trattativa. Sarebbe importante, tuttavia, arrivare a un accordo e all’atto di vendita anche per recuperare e riconsegnare alla città un luogo unico e suggestivo, potenziando al tempo stesso l’offerta della ristorazione anconetana.