SARA FERRERI
Cronaca

Il mondo del vino in lutto: addio all’enologo Carlo Pigini Campanari

Cupramontana, il sindaco. Giampieri: "La sua eredità. vive nei filari e nei calici. del Verdicchio".

Cupramontana, il sindaco. Giampieri: "La sua eredità. vive nei filari e nei calici. del Verdicchio".

Cupramontana, il sindaco. Giampieri: "La sua eredità. vive nei filari e nei calici. del Verdicchio".

Il mondo del vino marchigiano saluta per sempre Carlo Pigini Campanari, enologo raffinato e uomo di rara sensibilità, spentosi dopo una vita dedicata all’eccellenza vitivinicola. Maestro dell’enologia e Cuprense d’adozione, Carlo Pigini Campanari fu tra i protagonisti della nascita e dell’evoluzione del comparto vinicolo delle Marche a partire dagli anni ‘70. È impossibile raccontare la storia del Verdicchio e delle bollicine marchigiane senza ricordarlo.

Con la Colonnara, storica cantina di Cupramontana, contribuì in modo decisivo a definire uno stile e un’identità che ancora oggi sono riferimento nel panorama nazionale e internazionale. Appassionato e instancabile ricercatore, non esitò a varcare i confini dell’Italia per apprendere dai migliori: la Francia, e in particolare le sue terre di spumanti, furono per lui scuola e fonte d’ispirazione. Quelle esperienze, unite a un gusto innato per l’estetica e a una professionalità esemplare, diedero vita a una tradizione spumantistica che porta ancora il suo segno, fatta di equilibrio, finezza e autenticità.

Stamattina alle 10,30 l’ultimo saluto alla casa funeraria Anibaldi e Pandolfi a Moie, domani alle 9,30 la tumulazione nel cimitero di Loreto. "Cupramontana non lo dimenticherà – dice il sindaco Enrico Giampieri -. La sua eredità vive nei filari del Verdicchio, nei calici che raccontano il nostro paesaggio, nelle scelte di qualità che ha saputo ispirare. Nel nostro cuore rimane il ricordo di un uomo giusto, elegante, appassionato. Un uomo che ha fatto grande il vino e ha reso più grande anche Cupramontana". sa. fe.

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